Mondial market coca da un trilione di dollari
Cinquanta miliardi di euro l’anno. Un fiume ininterrotto di cocaina e di euro che invade l’Italia e ne inquina l’economia. Cifre impressionanti, equiparabili a una manovra finanziaria e tuttavia parziali. Come evidenzia un’inchiesta de La Stampa”, i cinquanta miliardi di euro annui rappresentano soltanto il fatturato della ‘ndrangheta calabrese per il nostro Paese e l’Europa.
“Le mafie non sono più da immaginare come quelle di una volta. Sono delle imprese a tutti gli effetti con ricchezze sconfinate che intaccano l’economia reale” denuncia il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho, intevenuto a Venezia al seminario della Procura quest’anno dedicato alle misure di prevenzione patrimoniale.
“Solo con la cocaina, che dal sud America arriva in Italia a tonnellate – ha specificato Cafiero de Raho – tra Gioia Tauro, Napoli, Livorno e Salerno, ma ora anche attraverso i porti dell‘Adriatico in Albania e con le mani anche in nord Europa, la ‘ndrangheta, ma anche le altre mafie, controllano un’economia vastissima con una organizzazione manageriale che porta ad avere loro uomini in tutte le piazze di riferimento”.
Un mercato, quello della droga, che attraverso società off shore, porta poi a gestire il gioco d’azzardo facendo circolare denaro e condizionando i mercati ovunque. “Di fatto” – ha aggiunto il Procuratore nazionale antimafia- “ci troviamo di fronte una borghesia mafiosa che tratta somme di denaro incalcolabili con al soldo professionisti, commercialisti ed avvocati che diventano la loro raffinata mente”
La mappa del narcotraffico globale, ricostruita dal quotidiano torinese, evidenzia come gli esponenti della ‘ndrangreta calabrese si siano nel corso degli ultimi decenni trasferiti in America Latina, da dove dirigono quello che è diventato il mercato mondiale della cocaina.
Montagne di coca recapitate con un’infinità di corrieri e tutti i mezzi, aerei, navali sottomarini, postali, ovunque nel mondo. Con sistemi che rappresentano il duplicato dei network della rete ed assicurano la vendita e il recapito a domicilio della droga.
Un business stratosferico, che secondo le Nazioni Unite sfiora annualmente il trilione, cioè il miliardo di miliardi di dollari, e che è cogestito dalla ‘ndrangheta, dai narcos colombiani e dal cartelli messicani. Un mare di cocaina che nell’ultimo decennio ha equiparato come principale terminale l’Europa agli Stati Uniti.