Il rumore metallico dello scatto delle chiavi nella serratura nel chiudere la porta di casa la sera, nel silenzio freddo, é un urlo che trapana i timpani e scava fino al cuore.
E il mondo fuori é lontanissimo.
Come l’Afghanistan, tende, occhi immensi e carichi di dolore.
Come l’Iraq, lingue diverse e lo stesso profondo sgomento negli sguardi.
Ovunque l’odore della guerra.
Sempre lo stesso. Sangue, sudore, lacrime e morte.
Anche la Scuola di guerra non prepara mai abbastanza allo tsunami del dolore dei conflitti boots on the ground.
La casa é silenzio.
Senza aria, senza sorrisi, senza vita.
Claudio Graziano era un signore autentico: anni di frequentazione con molti sorrisi e tanto humour.
Mai un pettegolezzo, mai un’ indiscrezione, mai un commento malizioso.
Il senso di appartenenza alla Nazione, trasparente, forte, pulito, da alpino.
E una vocazione all’Europa priva di mercantilismo, disegnata su interessi comuni, su sogni realizzabili.
La forma come stile di vita, senza formalismi, né formalità.
Amici, conoscenti, compagni di branda e un amore forte.
Insieme é davvero per sempre
E la casa ora é così piena di silenzio e di ricordi pesanti, senza suoni di respiri, senza condivisione, senza consuetudini quotidiane, senza passione.
L’esercito, la dignità e la gioia della divisa.
Gli alpini, i soldati veri, quelli dei muli e del cuore immenso.
“ Generale” “Eccellenza” “Presidente “ ….
Solo Claudio: Claudio, solo.
L’eco delle voci dei colleghi di Accademia a Modena, il suono del vento sulle bandiere: é sempre lo stesso, ovunque.
Il sole sorge tutti i giorni, alla faccia del dolore.
La casa é piena di silenzio.
Settanta anni: tanta vita alle spalle, meno strada davanti agli occhi.
E quella strada in solitudine é tanto lunga. Troppa salita.
Ancora voci e luce. “… venga Presidente, si accomodi…”
“Faremo…”chi?
“…. Progetti” quando?
Luce e poi buio.
Il peso dei ricordi solo, un po’ di barba bianca, gli occhiali appannati …. Dov’è Marisa?
Il cuscino non ha più l’impronta dei capelli di Marisa.
In casa è rimasto un po’ di profumo.
Buio, luce, buio, ricordi, buio.
Le nuvole sono piene di anime belle.
E stavolta l’abbraccio di Marisa é per sempre.
Speriamo davvero che esista questo Paradiso Claudio, per sorridere ancora con lo stile, la gentilezza, la classe, la passione e la competenza di un vero signore.
E come ha scritto Cesare Pavese, che ha scelto di uscire dalla vita, niente pettegolezzi.
Senior Osint and Media Analyst. Ha praticato il mondo delle investigazioni e dell’intelligence. Appassionata di mare cani rock e figlia non necessariamente in quest’ordine.