Sardegna fuori dal tempo e dalla storia, come scriveva il secolo scorso lo scrittore inglese David Herbert Lawrence ?
No, non più. Anzi tutt’altro: da decenni, anche da prima che Veltroni nel 2009 si dimettesse dalla segretaria del Pd, la Sardegna anticipa gli scenari della politica nazionale.
Col voto regionale di domenica 24 febbraio, secondo tutte le previsioni, i sardi si apprestano infatti a terremotare la maggioranza giallo verde e a dare uno scossone al Governo. E in particolare a fare sprofondare ulteriormente la crisi del Movimento 5Stelle.
Da Cagliari a Sassari, da Oristano a Nuoro è già in movimento la valanga sarda del 25 febbraio. Il secondo dei tris di lunedì neri, dopo quello dell’11 febbraio in Abruzzo che i sondaggisti hanno preventivato per Luigi Di Maio, per il quale la Sardegna potrebbe rappresentare l’ultima chiamata politica.
Una valanga bianca e rossa. Bianca come il latte versato dai pastori sardi in rivolta per il continuo sfruttamento che subiscono. Rossa come la rabbia del popolo sardo e la croce di San Giorgio della storica bandiera regia aragonese, poi adottata dalla Regione autonoma dell’Isola. Una valanga di voti destinati, secondo i rilevamenti delle intenzioni di voto, a privilegiare il centrodestra, e a penalizzare i Cinque Stelle.
I contraccolpi sul Governo e sulla leadership di Di Maio saranno direttamente proporzionali alla percentuale dei voti conquistati dalla Lega di Matteo Salvini.
Se il vice premier e Ministro al cubo grillino crolla, entra in crisi anche il Governo. Se Di Maio pende ma non va giù, l’esecutivo è destinato a reggere, almeno fino a voto definitivo del Senato sull’immunità parlamentare di Salvini.
Poi liberi tutti di deragliare sulla Tav o sull’autonomia regionale. Arrivare alle elezioni Europee del 26 maggio per il Governo sarà davvero un’impresa.
E in ogni caso scansare la crisi di Governo a Pasqua accumulerà ulteriori tensioni fra 5 Stelle e Lega per il dopo super lunedì nero del 27 maggio. Il day after delle europee, per il quale chi più chi meno tutti gli istituti demoscopici, anche quelli dello stesso Parlamento Europeo, hanno previsto il crollo di grillini e l’exploit della Lega ad oltre il 32 per cento…
E sarà davvero tardi per piangere sul latte versato in Sardegna.