Cuore & Batticuore
Rubrica settimanale di posta Storie di vita e vicende vissute
by Maggie S. Lorelli
In questa estate torrida, accade che alcuni uomini, nel cuore della notte, si affaccino alla finestra della nostra chat. Il più delle volte, neanche un ciao. Ci fa piacere, soprattutto se hanno un bell’aspetto: a una certa ora, se eravamo sveglie, tanto ci stavamo annoiando.
Uno scambio rapido di battute e si va subito a parare là dove il sangue batte. Solitamente questi personaggi vengono attratti da una bella foto o da qualche particolare anatomico rilevante che abbiamo appena postato sui social, meglio se denudato, e allora si fanno avanti, con l’unico obiettivo di cercare una Musa con cui sfogare la loro eccitazione momentanea.
Completamente ignari di chi siamo e cosa facciamo nella vita, non sono interessati alla donna come individuo pensante, ma soltanto all’oggettualità corporale da usare a man bassa. Inutile tentare di conversarci: si mostrano refrattari a qualsiasi parola che non sia sessuata.
Espletate le umoralità del caso, costoro scompaiono all’istante senza salutare. A volte ritornano anche, del tutto random, nuovamente colpiti da qualche particolare fisico, ma dai ritardi nelle loro risposte, c’è da giurarci che stiano chattando contemporaneamente con molte altre, specialisti nella disciplina olimpionica della chat multipla carpiata.
Forse ci sono donne disposte a farsi usare, anche nel virtuale, ma di norma si tratta dell’ennesimo caso di narcisismo maschilista alla ricerca di fugace sesso occasionale, che sarebbe assai più dignitoso e gratificante cercare per strada, se non fosse che si paga.
Mi chiedo tuttavia: è possibile sperare in una relazione umana con questi individui da cui, ineluttabilmente, alcune donne vengono attratte? Cosa ne pensate? Scrivetemi all’indirizzo maggieandlove@gmail.com
