provinciali, con conseguenze dirette sui tempi e sui costi di percorrenza”.
- Parla per esperienza diretta?
- Situazione complessiva della viabilità siciliana?
La viabilità secondaria, di competenza delle ex Provincie è stata fortemente condizionata dal mancato trasferimento di risorse per manutenzione ordinaria e straordinaria, portando ad un generale e grave degrado che necessita subito di interventi importanti. Il nuovo Governo della Regione è ben consapevole di tale problematica e sta mettendo in azione risorse finanziarie per invertire questa tendenza. Per quanto riguarda la viabilità principale gestita dall’ Anas, dopo oltre un decennio di tagli alla voce manutenzione, sono stati stanziati investimenti importanti e sono partiti i primi cantieri. Io penso che anche se la situazione ha raggiunto in questi ultimi anni condizioni che sono al limite della percorribilità secondo il codice della strada, le azioni che sono in programma potranno determinare un cambiamento deciso.
- Allora tutto a posto per il prossimo futuro?
Assolutamente no! Rimane il problema dei controlli sulla qualità delle opere, un problema che rischia di fare spendere male i nostri finanziamenti. Il nostro Paese è in forte ritardo sulle modalità di controllo delle pavimentazioni stradali, altro che cemento depotenziato! Lei pensi che non esistono controlli ministeriali per i laboratori che certificano la qualità de conglomerato bituminoso. Chiunque può aprire un laboratorio e certificare la bontà della pavimentazione. Esistono soltanto due tipi di laboratori . Quelli Ufficiali delle Università, dell’Anas di Cesano e delle Ferrovie dello Stato e quelli privati autorizzati. Ma l’autorizzazione rilasciata dal Ministero riguarda soltanto i calcestruzzi e gli acciai e le prove geotecniche. Tutto i resto, come i conglomerati bituminosi delle pavimentazioni, sfuggono alle verifiche Ministeriali. Il risultato di tutto questo è una vera e propria giungla nel quale le pavimentazioni, che non sono certamente economiche, sono testate e certificate quasi esclusivamente da laboratori privati che vincono gare a ribasso con numeri assolutamente impossibili.
Qualche anno addietro mi presi la briga di verificare i risultati delle prove sule pavimentazioni di un importante lavoro stradale in Sicilia. Sa quante prove non andavano bene? Nessuna. Eppure statisticamente è nella norma che qualche prova non dia adeguati risultati.
In Sicilia, ma non solo, della pavimentazione stradale una sola cosa è certa: che è nera. Il resto non importa.
Ecco perché mi permetto, da docente e studioso di strade, evidenziare che i controlli sono essenziali per la buona riuscita di un’opera di manutenzione. Non vorrei che, dopo avere speso centinaia di milioni di euro, fra qualche anno ci ritrovassimo con le buche.
- Le Università Siciliane che contributo apportano ?
Tutte le Università Siciliane hanno importanti laboratori per prove sulle pavimentazioni stradali e sono gli unici laboratori ufficiali per questi tipologia di prove, ma nessuno e dico nessuno li utilizza, Forse qualche domanda bisognerà allora farsela.