Pasqua di sangue in Sri Lanka per un attacco terroristico pianificato e simultaneo. Almeno sei le esplosioni che contemporaneamente alle 8.45 ora locale, le 4.30 in Italia, hanno devastato chiese e alberghi frequentati da turisti.
Il bilancio provvisorio, riferisce la polizia, supererebbe le 190 vittime e i mille feriti. L’Unità di crisi della Farnesina è al lavoro per verificare l’eventuale presenza di italiani fra i 35 turisti di varia nazionalità che figurano fino adesso fra le vittime
Complessivamente secondo i primi rapporti investigativi sono stati colpiti tre alberghi e tre chiese.
A Colombo, capitale dell’ex Cylon, l’isola coloniale inglese del the, sono stati colpiti tre alberghi di lusso: Cinnamon Grand Hotel, che si trova nei pressi della residenza del Primo Ministro, il Kingsbury e lo Shangri-La, situati nel cuore della città dove è stata fatta esplodere una bomba anche all’interno della chiesa di Sant’Antonio mentre si stava celebrando la messa mattutina della Pasqua.
Le altre due chiese prese di mira dagli attentati sono quelle della parrocchia di San Sebastiano a Negombo, a circa 30 chilometri dalla capitale e la parrocchia della cittadina di Batticaloa, a 250 chilometri a est Colombo.
Secondo quanto riferiscono gli investigatori locali e i sanitari dell’ospedale di Batticaloa, il bilancio di questo attentato sarebbe per il momento di almeno 25 morti.
“Per favore restate in casa. Ci sono molte vittime, inclusi stranieri ha scritto su Twitter il ministro dello Sri Lanka per le Riforme economiche Harsha de Silva, che ha visitato alcuni dei luoghi attaccati con esplosioni simultanee .
“Scene orribili, ho visto arti amputati sparsi dappertutto, le squadre di emergenza sono state inviate in tutti i luoghi. Abbiamo portato molte vittime in ospedale, speriamo di aver salvato molte vite”, ha aggiunto il ministro.
Due le ipotesi sulla matrice degli attentati: fondamentalismo islamico e le Tigri per “la liberazione della patria Tamil“, gruppo separatista, comunista e nazionalista, presente nella zona nordorientale dello Sri Lanka.
Per quanto riguarda la pista del terrorismo islamico, l’11 aprile l’intelligence aveva segnalato che il gruppo radicale islamico National Thowheeth Jama’ath stava pianificando di compiere attacchi contro chiese