Allarme antiterrorismo in tutte le Capitali e misure di sicurezza rafforzate davanti alle Cattedrali cattoliche e alle chiese cristiane per il rischio di rappresaglie da parte dei fondamentalisti islamici in seguito alla gravissima strage in Nuova Zelanda dove due moschee sono state attaccate da un commando di estremisti che hanno massacrato decine e decine di persone.
Gli attacchi sono stati compiuti nella moschea Masiid al Noor nel centro di Christchurch e nella moschea di Masjid nel sobborgo di Linwood.
Il capo della polizia della Nuova Zelanda, Mike Bush, ha reso noto che sono state arrestate quattro persone sospettate di essere coinvolte negli attacchi, fra le quali una donna, ed ha definito gravissimo il bilancio delle vittime.
Bilancio continuamente aggiornato e che si teme possa superare i 50 morti ai quali vanno aggiunti altrettanti feriti, molti dei quali gravi.
Gli agenti hanno arrestato i sospetti a bordo di un auto sulla quale erano stati montati diversi ordigni esplosivi improvvisati, prova dell’organizzazione preventiva degli attentati e della scelta del giorno di preghiera del venerdì quando nelle due moschee erano presenti complessivamente oltre 500 fedeli.
La strage nella moschea di Christchurch è stata trasmessa per 17 minuti in live stream da uno dei terroristi che partecipavano all’attacco, identificato dalla polizia come Brenton Tarrant, 28 enne, nato in Australia.
L’attentatore ha pubblicato sui social anche un manifesto, una sorta di rivendicazione degli attacchi intrisa di ideologia di estrema destra, anti-Islam ed anti-immigrati.
Il capo della polizia della Nuova Zelanda ha esortato a non condividere il video che “non dovrebbe essere di pubblico dominio”, e la polizia sta facendo di tutto per rimuoverlo anche con la collaborazione delle società di social media.
Twitter ha chiuso l’account di Tarrant, mentre la responsabile di Facebook per l’Autralia e la Nuova Zelanda ha detto di essere stata avvisata “poco dopo l’inizio del livestream” e di aver già rimosso gli account su Facebook ed Instagram del terrorista.
Nonostante gli appelli della polizia, alcuni media australiani hanno trasmesso il video, in modo integrale all’inizio e poi solo alcune scene, e l’hanno pubblicato sui siti come ha fatto Ten Daily che, secondo quanto riporta il Guardian, in un secondo momento ha comunque rimosso il filmato.
Notevole impressione, oltre che preoccupazione, sta suscitando in Italia il particolare che fra le scritte in inchiostro bianco che facevano riferimento ad antiche battaglie e più recenti attacchi contro le comunità musulmane, scritte impresse dai terroristi sulle due mitragliatrici usate per la strage nella moschee di Christchurch, una dicitura riportava anche il nome Luca Traini, l’estremista di destra autore dell’attacco contro migranti compiuto l’anno scorso a Macerata.