Lacrime e macerie: terremoto senza ricostruzione
Un anniversario fra le scosse. Oltre ai quotidiani assestamenti nelle aree già devastate, il mostro del terremoto si è manifestato ad Ischia e lungo la costa Flegrea, provocando vittime e crolli. Un primo compleanno ancor più disperato e malinconico che fa rievocare traumi e lutti.
Mercoledi 24 agosto 2016, due giganteschi colpi di maglio sismici devastano il centro Italia. Alle 3,36 un terremoto di magnitudo 6.0 si abbatte fra tra Lazio, Umbria e Marche: distrutte Amatrice, Accumoli, Arquata e relative frazioni.
Alle 4,33 una seconda scossa di magnitudo 5.4 con epicentro tra Norcia e Castelsantangelo sul Nera aggrava la distruzione. Da allora migliaia di scosse di quello che gli esperti considerano un unico evento sismico continuano a terrorizzare il Centro Italia.
Dalla distruzione di Messina nel 1908, a quella del Belice, al Friuli, Irpinia, L’Aquila, Emilia, l’ultima tragedia sismica assume tuttavia inimmaginabili proporzioni di inefficienza, groviglio burocratico inestricabile e mancato avvio della ricostruzione. Un dato per tutti: a distanza di un anno il 92% delle macerie non è stato ancora rimosso.
Eppure ministeri, regioni e burocrazia conoscono ormai a memoria tutti i numeri del terremoto:
- Vittime 300
- Sfollati circa 50 mila
- IL TRISTE RECORD DI NORCIA Il sisma di magnitudo 6.5 del 30 ottobre è il più forte da quello dell’Irpinia del 23 novembre 1980.
- IL SUOLO Secondo gli esperti del Cnr e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) le scosse hanno deformato il suolo.
Accumoli la terra si è abbassata di 20 centimetri
Castelsantangelo sul Nera 18 centimetri
Norcia 70 centimetri
- GLI IMMOBILI INAGIBILI
Secondo una stima dell’Anci sono lesionati o inagibili circa 200 mila immobili
- I DANNI ECONOMICI
Dalle lenticchie al tartufo fino alla norcineria, le aree devastate dal terremoto contano 3.000 aziende agricole che ora faticano a restare aperte. Una cinquantina le stalle danneggiate.
- I DANNI ARTISTICI
Distrutta la Basilica di San Benedetto a Norcia, la torre civica e la chiesa di Sant’Agostino ad Amatrice, lesionata la cupola del Borromini di Sant’Ivo alla Sapienza a Roma. In tutto sono arrivate quasi cinquemila segnalazioni al ministero dei Beni Culturali per danni al patrimonio artistico.
- Fondi e Solidarietà spesso rimasti sulla carta
Il governo ha messo in campo 7 miliardi e 800 milioni da qui al 2047 per ricostruire le zone devastate. Mentre per fronteggiare l’emergenza dallo scorso 24 agosto sono stati stanziati 360 milioni.
- Protezione civile
con due delibere d’emergenza 90 milioni di euro sono stati indirizzati verso le attività di primo soccorso coordinate dall’ente
- Offerte
dal sisma del Reatino gli italiani hanno donato 19 milioni di euro
15 milioni di euro sono stati inviati con sms solidale al 45500
4 milioni al conto corrente della Protezione civile