Anteprime senza diesel al Salone di Ginevra
by Vincenzo Bajardi
Prima il Salone di Ginevra era dominato dai carrozzieri. Le creature firmate Pininfarina, Giugiaro, Italdesign, Zagato, Sbarro, Rinspeed, al centro del palcoscenico svizzero. Oggi la rassegna ginevrina che apre al pubblico, fino al 18 marzo, si propone con altri temi. Primo fra tutti la ventilata fine dei motori diesel. Volvo, Porsche e Toyota non li avranno più nei loro listini in previsione del crollo della domanda.
Nel Vecchio Continente le vendite di diesel sono scese infatti al 48% nello scorso anno, in netta controtendenza l’Italia dove, sempre nel 2017, sono state acquistate 1.128.211 auto a gasolio e 628.996 a benzina. Molte amministrazioni vorrebbero interdire la circolazione delle auto con motori diesel obsoleti, la Germania punta al blocco totale, il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, va oltre: stop alla circolazione anche per le auto a benzina.
Occorre risalire al 2015 quando è scoppiato lo scandalo, in America, dei motori diesel della Volkswagen, poi allargatosi a tutti i costruttori. Una querelle che è costata decine di miliardi a Volkswagen ma che non ha penalizzato la sua credibilità sul mercato visto che nel 2017 il Gruppo tedesco è risultato leader per vendite.
“Continuare a puntare il dito contro il diesel – ha spiegato Enrico De Vita, editorialista di Automoto.it – fa parte dell’isterismo ambientalista”.
Per l’Amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, “la scelta del metano e del Gpl restano attuali, ma la strada verso l’elettrificazione è tracciata ma ancora lontana. Del diesel parleremo il primo giugno quando verrà presentato il nuovo piano industriale 2020-2025.. Quello che ho osservato negli stand – ha detto ancora Marchionne – è la fotografia di un lontano futuro. Noi l’anno prossimo presenteremo la prima ibrida di Ferrari, e non sarà il Ferrari Utility Vehicle che sarà solo ibrida. Lo produrremo a Maranello, la linea è già predisposta. Aumenterà la forza lavoro. Il nome non l’abbiamo ancora scelto. Dopo seguiranno le Full Electric”.
Per quanto riguarda Alfa, Marchionne ha ribadito l’impegno sulla F1 e i modelli del Biscione e di Maserati, ne arriveranno due nuovi, saranno sempre prodotti in Italia. “Anche sull’auto a guida autonoma non mancano i modelli già testati su strada- ha poi rivelato l’Ad di Fca- ma occorrerà attendere qualche anno per vederli entrare nei listini.”
All’edizione numero 88 del Salone di Ginevra le anteprime sono ben 110 anteprime fra cui 89 mondiali. La regina della rassegna è la Ferrari 488 Pista, 750 cv. E fra i debutti da sogno, McLaren Senna, Aston Martin Vantage e DB11, Volante, Range Rover SV Coupè, Pininfarina HK-GT, Urus, il primo Suv Lamborghini.
Giorgetto Giugiaro accende i fari sulla showcar Sibylia, sportiva elettrica. Fra le concept spiccano I.D. Vizzion Volkswagen, Skoda Vision K, Subaru Viziv Tourer, Hyundai Kite by IED di Torino.
Anche a Ginevra non sono mancate le rinunce: Infiniti, DS, Opel, General Motors sulla scia dei forfait registrati anche a Detroit. Suv e auto elettrificate, sono dunque i due nuovi binari su cui viaggia oggi l’industria automobilistica mondiale. I due trend si incrociano come nel caso della Jaguar I-Pace, potenzialmente in grado di competere con i modelli dell’americana Tesla, che a Ginevra è assente.