Microchip oltre i limiti della scienza
Ticket incorporati o uomini ticket? E’ lo stesso. L’unica differenza é che invece di affannarsi a cercare e mostrare smartphone e talloncini vari, i biglietti vengono caricati su microchip impiantati sul dorso della mano oppure tra pollice e indice dei viaggiatori.
Per garantire la massima sicurezza e velocizzare imbarchi e partenze i passeggeri si stanno trasformando in cyborg, terminali elettronici di dati.
La sperimentazione è già in corso in Svezia, dove tremila utenti della SJ, la compagnia ferroviaria statale, viaggiano utilizzando biglietti caricati sui microchip impiantati nella mano.
La moda del chip sottopelle ha già conquistato anche Belgio, Stati Uniti e Australia, dove sono centinaia le persone che hanno fatto ricorso al servizio Chip My Life.
Microchip piccoli come granelli di sabbia impiantati in entrambe le mani consentono, fra gli altri esempi, di sbloccare le porte senza chiavi e avviare i computer senza digitare password.
In Svezia molte aziende già offrono il servizio ai propri dipendenti anche all’interno degli uffici per accelerare al massimo funzioni e attività.
Interrogativi ? Perplessità ? Un’infinità ! A sollevare dubbi sono soprattutto tutti i risvolti relativi alla privacy, anche se le aziende tendono a ridimensionare i potenziali rischi, evidenziando i lati positivi e sottolineando che dovrebbero preoccupare di più l’uso del telefono e della carta di credito.
Ma le perplessità superano di gran lunga le utilità. I rischi riguardano essenzialmente la certezza di essere sempre, ovunque, monitorati e intercettati.
Come ha evidenziato una ricerca pubblicata su Nature, il punto di arrivo è quello dell’impianto di microchip nel cervello. Per attivare la comunicazione col pensiero.
La prestigiosa rivista scientifica ha descritto come, attraverso l’istallazione di chip direttamente a livello della corteccia cerebrale, sia stato possibile trasformare le reazioni sinaptiche in impulsi elettronici comprensibili da un computer. Tanto che il paziente è in grado di interagire parlare in contemporanea attraverso il microchip.