A differenza dei tanti volti di attori francesi dalla bellezza inquietante, cinica o spaccona, lo sguardo e il sorriso di Jean Luis Trintignant lasciavano trasparite serenità e limpidezza d’animo.
Definito dai professionisti del coccodrillo l’ultima grande icona del cinema d’oltralpe, Trintignat in realtà rimarrà per sempre nell’immaginario collettivo e più ancora nella storia inossidabile del cinema come il protagonista di una irripetibile stagione quasi mitolgica della cinematografia mondiale. Se non altro perché irripetibili e mitologiche sono le adolescenze e gli anni giovanili dei molti che lo ricordano ora con sincero dolore nel momento dell’ultimo trapasso, quello fra l’esistenza e l’infinito della memoria.
Superfluo citare le sue migliori interpretazioni, in pratica tutte, e ondeggiare fra la luogocomunologia di una critica autoreferenziale che parafrasando Le Discours de la méthode cartesiana si spinge fino ad almanaccare un discorso sui film.
Basta dire semplicemente che Jean Luis Trintignant col suo straordinario talento artistico, l’ innata capacità interpretativa esistenziale e quello sguardo trascendentale, è stato il cinema e rimarrà fra i protagonisti della filmografia mondiale. Au revoir pour toujours.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1