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Animali straziati e torturati: il lato oscuro della ricerca scientifica

Ricerca scientifica: la cortina del silenzio sugli animali straziati e torturatiAnimali straziati e torturati lato oscuro della ricerca scientifica

Torture chiamate sperimentazioni. Il lato oscuro della ricerca scientifica in Italia è quantificato dall’enorme numero di cani, gatti, scimmiette, conigli, criceti  e altri animali vittime di terribili sofferenze: 600 mila esemplari che ogni anno vengono segregati, sottoposti ad atroci e crudeli esperimenti che, sostengono le associazioni animaliste, producono per giunta dati fuorvianti se trasferiti all’uomo.

Allarmante soprattutto l’aumento dei cani usati nei laboratori: 540 in un solo anno. Un dato rilevante per il nostro Paese che, rispetto all’allevamento di cani da destinare alla sperimentazione animale, potrebbe provocare un arretramento governativo e la cancellazione dei piccoli, ma importanti, miglioramenti introdotti in Italia. Col conseguente adeguamento alla famigerata direttiva europea, molto più permissiva, e col rischio di veder riaprire le porte di allevamenti-lager, come quello di Green Hill, nel bresciano, sequestrato nel 2012 per maltrattamento di cuccioli di Beagle .Animali straziati e torturati il lato oscuro della ricerca scientificaAi cani inghiottiti dai lager della cosiddetta ricerca vanno ad aggiungersi 224 scimmiette, i macachi, e oltre 9 mila topi, allevati per il solo mantenimento di colonie di animali geneticamente modificati. Numeri, già di per sé impressionanti, ma che – denuncia la Lega antivivisezione –  sono in realtà fortemente sottostimati perché non tengono conto di molte categorie, come gli animali usati già deceduti, gli invertebrati o le forme di vita non completamente sviluppate, né degli animali riutilizzati e sottoposti a un secondo esperimento, in un calvario al termine del quale arriva la morte.Animali straziati e torturati il lato oscuro della ricerca scientificaInaccettabile, inoltre, che quasi la metà delle procedure appartenga alle categorie di dolore intenso o grave, con un tragico aumento di quelle classificate con il più alto grado di dolore, dove per grave si intendono sperimentazioni che comportano dolore e angoscia prolungati, senza anestesia e che possono comportare lesioni spinali, stimolazioni elettriche e perfusione di organi.

Uno sconvolgente campionario che fa accapponare la pelle e che , ancora peggio,  non raggiunge alcun risultato scientifico dato che, constatano gli esperti, l’indice di insuccesso dei cosiddetti esperimenti è superiore al 95%.Animali straziati e torturati il lato oscuro della ricerca scientificaA che serve  allora compiacersi degli 800 euro l’anno che gli italiani spendono in media per i loro cani e gatti domestici, se l’opinione pubblica nazionale non riesce a impedire l’orrore delle sperimentazioni sugli animali?

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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