Da Antonio Bassolino alla melassa del lockdown. Come gli esami, le polemiche non finiscono mai. Soprattutto in un settore così determinante e delicato per la società, quale quello della Giustizia.

Le ultime bordate contro quelle che vengono definite le contraddizioni giudiziarie riguardano il caso Bassolino e la progressiva paralisi della macchina della Giustizia, impantanata nelle ondate di pandemia.
“Perché un Pm che perde i processi non deve avere conseguenze nel suo percorso professionale?” si chiede i Michele Vietti in un’intervista rilasciata al ‘Dubbio‘, quotidiano della società editrice Diritto & Ragione della Fondazione dell’Avvocatura Italiana.
Avvocato, ex Parlamentare, già sottosegretario alla Giustizia e Vice Presidente del Csm, Vietti risponde così alla domanda :” Come evitare altri casi come quello di Antonio Bassolino, processato 19 volte e 19 volte assolto?

“Tra i doveri dell’inquirente – dice Vietti – rientra l’obbligo di condurre indagini anche a favore dell’imputato, per verificare le possibili prove a sostegno della sua innocenza, e soprattutto di non chiedere neppure il rinvio a giudizio qualora non sia in grado di fare una prognosi di probabile condanna”. Per l’ex vicepresidente del Csm sarebbe opportuno introdurre come criterio di valutazione delle carriere dei magistrati anche quello dei risultati conseguiti: “Se un avvocato perdesse quasi tutte le cause, continuerebbe ad avere tanti clienti? No. E perché – è l’interrogativo di Vietti – un Pm che perde i processi non deve avere alcun accenno alla casistica personale nel suo percorso professionale? “
Law & Lockdown
Ad allarmare gli avvocati, oltre che i magistrati, anche la progressiva paralisi da Covid & lockdown della Giustizia.” Urge una terapia d’urto” insiste l’Associazione Nazionale Forense che denuncia l’aumento esponenziale dei procedimenti civili arretrati.
Per gli avvocati “i numeri parlano chiaro: a giugno del 2019, in cassazione pendevano 77.289 procedimenti ultra-annuali: al 30 giugno 2020 sono 84.965. Dinanzi alle Corti di Appello, i procedimenti ultra-biennali erano 101.930 al 30.6.2019 mentre al 30.6.2020 sono 100.297. Infine, dinanzi ai tribunali, al 30.6.2019 i procedimenti ultra-triennali erano 351.699, al 30.6.2020 (dopo una considerevole flessione – 337.740 – dell’ultimo trimestre 2019) mentre ora sono 352.911”.
