Postura, mimica, inflessione di voce, presa con la quale Putin tiene stretto con la mano destra l’angolo del tavolo. Psichiatri al lavoro sulle immagini del colloquio, o meglio del soliloquio, fra il Presidente russo e il Ministro della Difesa il generale Sergej Shoigu.
Immagini davvero straordinarie che rivelano infinitesimali particolari inediti. Più che un filmato di propaganda è una radiografia della gestione del potere e dello stato d’animo di Putin, degli equilibri in atto al Cremlino e della manipolazione dell’opinione pubblica russa.
Pur pettinatissimo e truccato, Putin non riesce ad evitare di lasciarsi andare sulla poltrona a gambe divaricate. Poi nonostante il tono pacato e le parole scelte con cura, non trattiene l’espressione ultimativa ed insieme lapsus freudiano “non deve volare una mosca”, riferita alla strenua resistenza degli ucraini asserragliati nell’acciaieria di Mariupol.
Occhi bassi, sguardo timoroso e mani quasi congiunte, il Ministro della Difesa balbetta e addirittura legge le parole da pronunciare. Lasciata la divisa lastricata di decorazioni, il generale Shoigu è seduto in bilico sul bordo della sedia ed è in evidente stato di soggezione dinnanzi a Putin.

Cos’altro evidenzierà l’anatomia della psicodinamica delle immagini ufficiali realizzate dagli esperti della comunicazione del Cremlino e che sono state viste e riviste un’infinità di volte prima di essere diffuse ? Neanche Chaplin e Goebbles avrebbero potuto fare di meglio.
Intanto, in attesa delle valutazioni degli esperti da Washington a Londra a tutte le altre capitali occidentali è partito un convinto applauso di ringraziamento per l’autogol. Il secondo segnato da Mosca nella propria porta. Il primo è stato quello dell’invasione dell’Ucraina.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1