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Check up dei leader alla prova delle amministrative

La vendemmia delle amministrative a metà ottobre agita la politica e fa scalare di marcia il Governo. Palazzo Chigi tira comunque dritto sulle riforme, dal fisco alla legge sulla concorrenza, che l’esecutivo intende fare approvare celermente fra l’autunno e l’inverno per incassare la seconda tranche dei fondi europei, dopo l’anticipo ottenuto con la riforma della giustizia.Check up dei leader alla prova delle amministrative

Il metodo Draghi, rapidità degli interventi operativi, verifica continua e coordinamento dell’azione dei Ministri, ha spiazzato i professionisti del rinvio spartitorio e preso in contropiede Giuseppe Conte che prefigurava una sorta di governo ombra con la sponda del Pd tendenza Bettini e poi Matteo Salvini che prova da mesi a sdoppiarsi fra maggioranza e opposizione.

Con un Premier che in soli sei mesi è riuscito a fare emergere un riconosciuto e apprezzato ruolo internazionale dell’Italia, ha rimesso il Paese in carreggiata nel contesto economico europeo ed assicurato la salvaguardia dalla pandemia, l’impatto delle amministrative è insieme necessità e alibi per il riposizionamento dei leader ed esponenti di spicco delle forze politiche. Soprattutto in vista del match sul Quirinale. Gli scenari sono in continua evoluzione, ma il quadro dei protagonisti è già delineato:Check up dei leader alla prova delle amministrative

  • Matteo Salvini L’equazione onnipresenza uguale consenso, sulla quale ha dato l’impressione di puntare il leader della Lega, può trasformarsi in un boomerang. La saturazione di social, tg, quotidiani e talk show potrebbe risultare controproducente, soprattutto quando ai proclami e ai solenni “non passeranno” dovessero corrispondere insuccessi e pesci in faccia. In attesa del conto che potrebbe essere presentato a Salvini dal voto amministrativo, a via Bellerio ci si interroga sulle eventuali conseguenze per la Lega di un deragliamento del segretario. Oltre al Ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti, ormai considerato più vicino a Draghi che a Salvini, al Presidente della regione Veneta Luca Zaia e agli altri leader leghisti, se lo chiedono gli ambienti industriali e i quadri della Lega da nord a sud. In sofferenza anche il fronte dell’alleanza di centrodestra con Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia che, dopo il sorpasso registrato da tutti i sondaggi, nonostante la reunion sotto i riflettori a Cernobbio, stanno continuando ad allungare le distanze e ad arruolare i leghisti che non si riconoscono nella linea Salvini. In via di smobilitazione pure la pluri celebrata unificazione con Forza Italia. Evidente l’obiettivo del Cavaliere: ottenere il via libera da parte del centrodestra alla sua candidatura al Quirinale. Sulla rotta di Salvini si preannuncia mare agitato con moto ondoso in notevole aumento.Check up dei leader alla prova delle amministrative

  • Giuseppe Conte dopo la travagliata conquista della leadership del Movimento 5 Stelle, l’ex Premier dovrà fare i conti con l’annunciata forte perdita di voti alle amministrative, che pure nel 2016 in particolare a Roma e Torino rappresentarono il trampolino di lancio per il quasi 33% dei consensi conquistato dai grillini alle politiche del 2018. Secondo le previsioni più pessimistiche le proiezioni dei risultati delle amministrative prospetterebbero percentuali nazionali ad una cifra. Il vero compito di Conte consisterà dunque nel resuscitare i 5 Stelle di rilanciare assieme a Grillo l’appeal del movimento. L’alleanza col Pd di Enrico Letta sarà messa alla prova, verosimilmente, dall’esito dell’apporto dei grillini all’eventuale ballottaggio del candidato dem al Campidoglio, Roberto Gualtieri e viceversa dall’apporto del Pd al molto meno eventuale ballottaggio della sindaca uscente Virginia Raggi. Male che vada, osservano gli ambienti parlamentari, con le liste comuni col Pd, a Conte, Luigi Di Maio, Alfonso Buonafede a Stefano Patuanelli e a pochi altri verrebbero assicurati dei collegi sicuri. Il che segnerebbe la fine del sogno di Gian Roberto Casaleggio e di Beppe Grillo di rifondare dall’interno la politica.Check up dei leader alla prova delle amministrative

  • Enrico Letta anche se dovesse vincere nella maggior parte del 1.190 comuni ed a Milano, Torino, Napoli e Bologna, per il segretario del Pd è decisiva la conquista del Campidoglio. Se nonostante la caratura considerata non di primo piano del candidato del centrodestra Enrico Michetti, e l’evidente disamore di romani per la Raggi, Roberto Gualtieri non dovesse sfondare, si aprirebbe una sorta di processo al vertice del Nazareno. Un confronto interno che potrebbe compromettere l’esito delle scelte per il Quirinale. Ancora più grave per il Pd risulterebbe la conquista del ballottaggio da parte di Carlo Calenda, dato in recupero sugli altri candidati. Sul Quirinale la sortita di Goffredo Bettini per la candidatura di Mario Draghi, già considerata superata per il ruolo essenziale del Premier, mira a spiazzare la maggioranza del partito da mesi orientata alla riconferma del Presidente Mattarella. In sintonia con Conte e parte dei 5 Stelle, Bettini teorizza un’analoga scelta anche da parte del centrodestra sulla base dell’ipotesi, tutt’altro che scontata, che subito dopo l’elezione al Quirinale Draghi scioglierebbe le Camere. Calcoli di partito, anzi di corrente, che non considerano la delicata situazione del Paese e l’assoluta indipendenza di Draghi. Senza Gualtieri al Campidoglio la variante Bettini è destinata a naufragare nel porto delle nebbie.Check up dei leader alla prova delle amministrative

  • Giorgia Meloni nec vi nec clam nec precario“, né con la forza, né di nascosto, né a titolo provvisorio, direbbero gli appassionati latinisti come Enrico Michetti appassionato della Storia di Roma e candidato al Campidoglio del centrodestra, Giorgia Meloni si ritrova nella condizione di avere quasi tutte le chance politiche a portata di mano: dall’affermazione di Fratelli d’Italia alle amministrative, alla Premiership del centrodestra per effetto del sorpasso sulla Lega, al ruolo di capo dell’opposizione. Il quasi si riferisce proprio a Michetti da lei imposto quale candidato nella Capitale. Una sua eventuale mancata elezione incrinerebbe i rapporti di forza con i leghisti e potrebbe compromettere i piani del centrodestra per il Quirinale. In ogni caso, comunque, la leader di Fratelli d’Italia arriverebbe alle politiche con la forza d’urto dei sondaggi e col serbatoio di voti del sud nell’ambito del quale la Lega e Forza Italia appaiono in ripiegamento.Check up dei leader alla prova delle amministrative

  • Silvio Berlusconi il miraggio del Quirinale continua a pervadere le scelte politiche del Cavaliere, tanto sul versante della unificazione virtuale con la Lega, quanto negli interventi ecumenici a tutta pagina su quotidiani e media. Rassegna stampa che poche pagine dopo continua ad occuparsi dei frequenti ricoveri ospedalieri dell’ex Premier e dei suoi processi. Contraddizioni che rischiano di offuscare anche i residui sogni quirinalizi.  Nei primi scrutini per il Colle da parte del centrodestra si prospetta un voto all’insegna dell’onore delle armi a Berlusconi. Un’uscita di scena da statista e comunque da protagonista ed innovatore della politica italiana quale per circa 30 anni è stato realmente Silvio Berlusconi.Check up dei leader alla prova delle amministrative

  • Matteo Renzi: repetita iuvant.  Nella storia vi sono molti esempi di abili condottieri, gloriosi vincitori di molte battaglie, come Annibale, Pirro, Napoleone, Patton, per citarne alcuni, che per svariate ragioni non hanno vinto la guerra conclusiva. Renzi che pure ha nettamente vinto sul campo parlamentare tanto contro Matteo Salvini, inventandosi nel 2019 il governo 5 Stelle Pd, e poi all’inizio del 2021 affondando il Premier Conte e contribuendo a far nascere il governo Draghi, rischia di rimanere marginalizzato dallo tsunami politico che ha provocato e dalla valanga di consensi per Draghi. Ora ha davanti a sé l’occasione di risolvere il rebus del Quirinale e poco meno di due anni di tempo e le capacità strategiche e dialettiche per recuperare e per provare a costruire un consenso elettorale.Check up dei leader alla prova delle amministrative

 

 

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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