L’
Africa salva l’Africa e si libera definitivamente dai persistenti e soffocanti ricatti economici del colonialismo.
Dal 2020 13 dei 15 stati dell’
Ecowas, la comunità economica dell’Africa occidentale, una sorta di «
Schenghen Africana», adotteranno una moneta unica che si chiamerà «
Eco».
Lo ha deciso la maggioranza dei Ministri delle Finanze dell’Ecowas, riunitisi in Costa d’Avorio per imprimere una svolta risolutiva ad un progetto in stallo da 20 anni. Resta solo da decidere se l’Eco nella fase iniziale sarà ancorata o meno ad una valuta internazionale stabile come dollaro o yuan per limitare brusche oscillazioni di valore e garantirne la credibilità finanziaria.
Superato il retaggio del
Franco CFA (che originariamente nel 1945 quando venne introdotto era l’acronimo di
Franco delle Colonie Francesi d’Africa) l’Eco, in particolar modo dopo la recente entrata in vigore dell’area di libero scambio, sarà determinante per potenziare il commercio all’interno dell’Africa, che attualmente non supera il 10%.
La rivoluzione della moneta unica africana coinvolgerà oltre 350 milioni di persone, un numero destinato a lievitare sensibilmente quando la
Nigeria, lo Stato più popoloso e la prima economia del Continente deciderà di aggregarsi alle altre ricche economie della regione come
Senegal e
Costa d’Avorio.
L’Eco apporterà vantaggi anche per l’Europa, principale partner commerciale dell’Africa, ma saranno soprattutto i piccoli stati africani come Gambia o Benin a ricevere una notevole spinta economica e finanziaria dall’eliminazione dei costi di transazione negli scambi commerciali e dalla riduzione del rischio di default in Stati con economie ancora troppo ballerine.
Decisivo anche il maggiore controllo sui flussi finanziari che sarà determinato dall’Istituzione di una
Banca Centrale che limiterebbe corruzione e sperpero di denaro pubblico.