Voce e anima delle medaglie d’oro del canottaggio alle Olimpiadi, di tutti i derby del calcio, nonché della Coppa Davis e dei tornei del Gotha del tennis, con Giampiero Galeazzi scompare una ampia storia dell’epopea dei radio telecronisti sportivi.
La storia dell’iniziale evoluzione della comunicazione sportiva, che Galeazzi ha trasformato in vibrazione e compartecipazione all’evento. Una compartecipazione tecnicamente ineccepibile, ma che nel clou delle gare lievitava passionalmente e ,come testimoniava la voce rotta dall’emozione, oltre alla testa coinvolgeva il cuore degli ascoltatori.
Capostipite della generazione dei radio telecronisti dei Caressa, dei Repice, dei Pardo, Giampiero Galeazzi ex campione di canottaggio figurava già da più di 30 anni nel Guinnes del giornalismo olimpico.
Era il 1988 quando Giuseppe e Carmine Abbagnale vinsero l’oro ai Giochi Olimpici di Seul. Un’impresa passata alla storia anche grazie alla memorabile telecronaca di Galeazzi.

Altrettanto memorabili restano anche le interviste a Maradona e ai protagonisti del calcio a fine partita e la perizia con la quale, nonostante si trovasse in Islanda per una concomitante partita di calcio, delineò la cronaca dello storico vertice del 1986 a Reykjavík fra Regan e Gorbaciov.
Bistrattato dai vertici sportivi dell’azienda e ribattezzato bisteccone da Mara Venier Galeazzi ha spopolato per anni da autentico fuoriclasse dell’intrattenimento anche a Domenica In.
Ma le molte lacrime di coccodrillo che affolleranno l’addio, saranno una goccia nell’oceano dell’amore e del rimpianto sincero per la splendida persona, per il giornalista di razza e per lo sportivo di classe che è stato e per cui sarà ricordato Giampiero Galeazzi.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1