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Giovani soli e ricadute psichiche della virus generation

by Maggie S. Lorelli

I giovani sono soli. Intesi come stelle che illuminano e riscaldano il pianeta di energie fresche e vitali. Soli chiusi nelle loro stanze connesse al mondo grazie ai fili evanescenti della rete.Giovani soli e ricadute psichiche della virus generation

Nella stagione in cui fioriscono i sogni e i nuovi amori, tentiamo di aprire una breccia nella sfera protetta delle loro emozioni in un momento di sospensione temporale che costringe tutti a una riflessione profonda sul senso della propria esistenza.

“Per molti adolescenti, le restrizioni contingenti a cui sono sottoposti  determinano la rinuncia ad alcuni dei momenti più importanti delle loro vite” spiega il neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta Giorgio Gaspa.

Giovani soli e ricadute psichiche della virus generation
Il Prof. Giorgio Gaspa

I giovani, in particolare la fascia adolescenziale, sono una delle categorie più fragili della popolazione. Come pensa stiano vivendo la situazione attuale che risulta destabillizzante anche per gli adulti?

I ragazzi stanno affrontando la modificazione delle attività quotidiane come relazionarsi, poter parlare con gli amici o frequentarli e gli altri improvvisi cambiamenti di vita con un conseguente inevitabile aumento di sentimenti di ansia, isolamento e calo dell’impegno nelle attività di studio strutturate.

Riguardo all’ansia e lo stress generati da una situazione di emergenza globale, qual è l’impatto psicologico che questi stati possono avere su di loro?

La quarantena a cui tutti siamo obbligati è una condizione che contribuisce a modificare in modo profondo non solo le abitudini, ma anche i nostri stati d’animo e le modalità relazionali abituali. Gli adolescenti, che sono tipicamente inclini a effettuare nuove esperienze di esplorazione del mondo, potrebbero pertanto provare sensazioni di noia e abulia, ossia di inerzia fisiologica, con difficoltà ad alzarsi dal letto, provvedere alla cura della persona quotidiana e mancanza di volontà nell’affrontare gli impegni quotidiani.Giovani soli e ricadute psichiche della virus generation

Quali paure possono emergere?

Ad un primo livello di coscienza, potrebbe emergere un’insofferenza riguardo alla mancanza di privacy. Gli adolescenti che già precedentemente si lamentavano della mancanza di privacy nella propria abitazione si vedono ora privati della possibilità di avere spazi per sé, non potendo più reclamare di essere lasciati per qualche ora da soli in casa o fuori, e sentendosi obbligati a condividere gli spazi, compresa la zona franca della propria stanza con eventuali fratelli o con gli stessi genitori. Non avendo più abilità piacevoli diurne (sport, uscite con gli amici) tanti ragazzi potrebbero anche iniziare a chattare, guardare serie tv o usare i videogiochi in orario notturno in maniera incontrollata. A un livello più profondo, alcuni possono provare paura ed umore depresso in quanto la TV o i siti internet descrivono continuamente l’aumento dei nuovi casi, dei decessi e le conseguenze della pandemia sulla popolazione. Potranno pertanto comparire paure quali quella di non rivedere i propri cari (nonni, cugini, amici) o di non tornare più alla vita che si faceva prima dell’emergenza sanitaria.Giovani soli e ricadute psichiche della virus generation

Quali sono le soluzioni che i genitori possono adottare per aiutare i figli a fronteggiare queste paure?

La noia e l’abulia possono essere attenuate con la strutturazione delle attività giornaliere e settimanali magari grazie a una schedulazione della settimana, diversificata per tutti i membri della famiglia. Un altro strumento a disposizione dei genitori che si trovano più liberi dagli impegni del quotidiano è fare un piccolo sforzo per cercare di avvicinarsi al mondo “virtuale” dei ragazzi, provando a comprendere cosa piace o interessa ai propri figli, quali sono i loro stili di vita e, più in generale, le mode e le tendenze giovanili. Durante la ricerca del dialogo e del confronto i genitori dovranno però evitare di giudicare o di accettare a priori i comportamenti dei ragazzi, evitando al tempo stesso di entrare in conflitto con loro. Se tale avvicinamento riuscisse, darebbe la possibilità a figli e genitori di riflettere insieme e confrontarsi anche in futuro su tematiche esistenziali che li riguardano entrambi, trovando soluzioni condivise.

Le nuove generazioni sono più abituate a vivere la socialità in rete. Cosa cambia in questo periodo?

I giovani sono sicuramente la fascia della popolazione più propensa alle relazioni “virtuali”. È esperienza comune di ogni insegnante e/o genitore che i bambini e gli adolescenti fossero già capaci e propensi rispetto agli adulti nel comunicare con i mezzi digitali (ad esempio WhatsApp, Messanger o altri strumenti di messaggistica istantanea o videochiamata). Le nuove generazioni sono state pertanto più rapide ad adattarsi alla nuova modalità di frequentazione. Però pian piano, dopo alcune settimane, stanno esternando l’esigenza di tornare a frequentarsi in presenza, riconoscendo il valore delle relazioni umane dirette e non mediate.Giovani soli e ricadute psichiche della virus generation

Pensa che i giovani riescano a gestire da soli le emozioni dolorose?

Le emozioni sono importanti e non vanno mai né sottovalutate né evitate. I giovani vivono più intensamente le forti emozioni relative a un’emergenza sanitaria: alcuni hanno dovuto affrontare la morte improvvisa di un proprio caro, altri soffrono per via del periodo prolungato di isolamento dalla vita sociale, altri potrebbero risentire del disagio della convivenza continua con la famiglia senza momenti per sé. Tutto ciò può mettere a dura prova la loro positività e pazienza. Non pochi adolescenti riferiscono ai genitori in questo periodo la presenza di sentimenti di ansia, stress o smarrimento e per tale motivo tanti psicologi danno disponibilità a colloqui telefonici o in video conferenza.

Può fornire qualche consiglio pratico?

Senz’altro. Segnalo le iniziative dell’associazione EMDR Italia. L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici che a esperienze anche più comuni che possono risultare emotivamente stressanti. L’EMDR Italia ha prodotto anche un bel libretto di sopravvivenza per gli adolescenti che consiglio di far loro leggere dal titolo “Noi, adolescenti ai tempi del coronavirus. Istruzioni per la sopravvivenza emotiva” che può essere scaricato e letto gratuitamente sul sito dell’associazione.Giovani soli e ricadute psichiche della virus generation

Fra le relazioni fundamentali, si interrompe la relazione didattica congli insegnanti, che sono per i ragazzi anche una guida esistenziale.Pensa che il distanziamento dalla scuola come istituzione cardine della loro vita possa avere delle ripercussioni sulla psiche giovanile?

L’attivazione della didattica a distanza ha permesso agli adolescenti non solo di riprendere una routine di studio legata alle lezioni ma anche di rendere costante l’incontro tra gli alunni della classe e di consentire con periodicità l’incontro con i docenti che sono tipicamente i mediatori del confronto fra i pari. I docenti stessi inoltre possono veicolare non solo nozioni ma anche la propria testimonianza di adulti che condividono con gli adolescenti la stessa esperienza di deprivazione della socializzazione e costrizione in casa.Giovani soli e ricadute psichiche della virus generation

Conseguenze e ricadute sociali di tali deprivazioni?

Per tentare di dare una risposta a questo quesito, le diverse strutture di Neuropsichiatria Infantile presenti sul territorio nazionale si stanno organizzando per accogliere le eventuali richieste di supporto. Vorrei anche segnalare la presenza di uno studio promosso dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” per la ricerca, la formazione e l’informazione sulle scienze biomediche di Milano che è finalizzato a valutare, come è stato fatto anche in Cina recentemente, se i cambiamenti nella vita quotidiana, in particolare l’isolamento e la quarantena, abbiano influenzato la capacità di adattamento o generato timori e alterazioni dell’umore nella popolazione italiana attraverso la compilazione di un breve questionario online sul sito: http://acasaperilcovid.marionegri.it/  Questa raccolta potrà essere un primo passo per iniziare a definire le condizioni di vita più vulnerabili così da suggerire tempestivamente interventi appropriati, a livello nazionale.

Pensa che la concezione delle relazioni cambierà per i giovani?

È probabile che le nuove modalità di relazione che noi tutti stiamo apprendendo e sperimentando perdurino nel tempo anche con l’affievolirsi delle restrizioni sociali, e che la nuova modalità di comunicazione mediata dai mezzi digitali possa modificare anche in futuro il nostro modo di relazionarci. Ciò riguarderà soprattutto le nuove generazioni, che mostrano già un’elevata propensione alla comunicazione digitale.Cosa fare quando gli adolescenti si ritirano nella propria stanza ...

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Maggie S. Lorelli
Maggie S. Lorelli
Maggie S. Lorelli, dopo la laurea in Lettere all'Università degli Studi di Torino, si laurea in Pianoforte al Conservatorio “G. Verdi” di Torino e in Didattica della Musica al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Dopo un' esperienza decennale alla Feltrinelli ha collaborato come autrice con Radio 3 Rai e Radio Vaticana e condotto programmi musicali. Ha svolto un tirocinio come giornalista presso l'agenzia di stampa Adnkronos,  scrive per varie riviste musicali specializzate, ha al suo attivo numerosi racconti e “Automi”, il suo romanzo d'esordio. Attualmente è docente di Pianoforte al Liceo musicale.
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