by Vincenzo Bajardi
Mercedes protagonista indiscussa, scatenata nel GP d’Ungheria. Altra gara deludente per la Ferrari, con Vettel sesto mentre Leclerc addirittura fuori dalla zona punti ha chiuso undicesimo. Entrambe doppiate.
Grazie a questa “passeggiata” Hamilton, che ha trionfato per l’ottava volta su questa pista in 1h36’12″473, riprende la testa del Mondiale Piloti con 63 punti su Bottas (58), Verstappen (33), Norris(26), Perez ed Albon (22), Leclerc e Stroll (18), Sainz (14), Vettel (9), Rucciardo (8), Gasly (6), Ocon (4), Giovinazzi e Magnussen (2), Kvyat (1), Raikkonen (0) insieme a Grosjean, Latifi e Russel.
Ha dominato precedendo Verstappen di 8″702 ed il compagno di scuderia Bottas di 9″452. Quindi Stroll staccato di 57″579, Albon di 1’18″316.
Dunque tre vittorie su tre per la Mercedes (una con Bottas). Nella Classifica Costruttori la Mercedes guida con 121 punti sulla Red Bull (55), sulla Racing Point McLaren (40), Ferrari (27), Renault (12), Honda (7), Alfa Romeo e Haas (2), Williams (0). Un finale disastroso per le Rosse con Leclerc superato da Sainz che usciva come detto dalla zona punti.
Il processo è pronto a partire, di corsa in corsa sempre peggio. Un risultato umiliante per Maranello. Alle 14.52 nel giro d’allineamento Verstappen ha sbattuto contro le barriere e i meccanici tentano in extremis di sistemargli l’ala danneggiata. Pista umida dopo la pioggia che ha cessato di cadere 35′ prima del via. Quindi i piloti utilizzano le intermedie, tranne Magnussen che parte con le full wet.
Hamilton al comando tallonato da Stroll (dopo 3 giri il vantaggio è di 6″) e Verstappen. Sosta poi per Leclerc, Bottas, Hamilton, Stroll, Perez, Vettel, Albon, Latifi e Kvyat per montare le gomme da asciutto e via via gli altri. Al 39° giro Hamilton leader con 19″ su Verstappen e 24″ su Bottas. Al 62° giro Hamilton ha 24″ su Verstappen e 33″ su Bottas, 1″04 su Stroll, tutti gli altri doppiati.
Al 69° giro Hamilton firma il giro veloce e si prende anche il punto aggiuntivo. Il sei volte iridato Hamilton ha firmato ieri il record assoluto delle pole position in F1 raggiungendo quota 90 stampando un eloquente 1’13″447.
“Mi è sembrato di guidare sui binari” – aveva commentato il campione della Mercedes, a conclusione delle qualifiche di sabato. A conferma che la squadra tedesca corre in un campionato a parte. Una Mercedes che ha surclassato i rivali con Bottas agevolmente secondo ad un decimo (1’13″554), mentre le”cuginette” Racing Point hanno conquistato la seconda fila con Lance Stroll 1’14″377) e Sergio Perez (1’14″545). In tanti non sanno spiegarsi le mostruose prestazioni delle Frecce Nere a cominciare da Binotto, team principal di Ferrari.
“E’ singolare notare la differenza che c’è sui pochi tratti di rettilineo di questo circuito tra alcune monoposto e il resto del lotto dei partecipanti”. Poi c’è il capitolo Racing Point (dal 2021 Aston Martin) troppo simili alle Mercedes con cui condividono motori e cambi.
“Il rischio da evitare – come ha osservato Andrea Cremonesi sulla Gazzetta dello Sport – è che la situazione precipiti e che dalle aule di Place de la Concorde a Parigi si finisca in quelle dei tribunali ordinari. In questo momento la F1 non può permetterselo”.


