La felicità tema della conferenza di Ted“Se questo è davvero il migliore dei mondi possibili, se il mondo non è mai stato così bene, allora perché sembriamo tutti così infelici?” la domanda ha squarciato la calma apparente della grande sala dell’avveniristico centro congressi di Vancouver dove si svolge l’annuale meeting di Ted, acronimo di Technology Entertainment Design, l’organizzazione no profit che si prefigge di diffondere le Idee di valore. Anno dopo anno la conferenza annuale di TED è cresciuta fino a catalizzare gli interventi dei i migliori pensatori e creatori del mondo, invitati a parlare per 18 minuti.
In primo piano nel corso degli ultimi anni gli interventi di Michelle Obama, Bill Gates, Al Gore, Jane Goodall, Elizabeth Gilbert, Sir Richard Branson, Nandan Nilekani, Philippe Starck, Ngozi Okonjo-Iweala, Isabel Allende e gli ex Premier inglesi David Cameron e Gordon Brown.
Ma a Vancouver, in quello che è stato considerato il club degli ottimisti, nessuno ha ancora risposto alla domanda perché siamo cosi infelici visto che quello attuale sembra il migliore dei mondi possibili.
L’interrogativo sulla felicità oscilla fra gli interventi positivi e di speranza di Steven Pinker e Cesar Hidalgo, e il pessimismo dei molti delusi dalla Rete e dalla tecnologia, che promettevano di liberarci dalle catene del lavoro e dei regimi, e invece sfruttano il business dei sentimenti, del marketing e delle identità dei cittadini.
Eppure nonostante non si capisca dove siano finiti gli ottimisti e dove è finita la felicità e se le due assenze siano in qualche modo legate, sia come piattaforma multimediale che come conferenza annuale,i TED rappresenta pur sempre una grande opportunità, un evento, un format, che incarna il positivismo verso un progresso sostenibile e inclusivo per tutta l’umanità.
Per sintetizzarne il concetto basta citare l’esempio dello scrittore irlandese George Bernard Shaw: “Se tu hai una mela e io ho una mela e ci scambiamo le nostre mele allora tu ed io avremo ancora una mela a testa. Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea e ci scambiamo queste idee, allora ciascuno di noi avrà due idee”
Fonte: Agenzia Italia