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Rubrica di critica recensioni anticipazioni
by Antonino Cangemi
Un richiamo all’umanità per cercare l’anima, ad interagire con se stessi, a prestare più attenzione alla nostra interiorità. Vanno lette in questo senso le riflessioni contenute nella raccolta di saggi sotto il titolo ‘Il libro rosso di Jung per i nostri tempi”, un’opera in due volumi (Edizioni Scientifiche Ma.Gi.), curata dagli psicoterapeuti Thomas Arzt, Murray Stein, Maria Paola Lanti, Robert Mercurio e Gianluigi Passaro.
L’obiettivo dichiarato è quello di incoraggiare e promuovere nuove strade per la sfida al presente della psicanalisi. “Guardando all’attuale situazione geopolitica è evidente che l’approccio junghiano va controcorrente- afferma in una intervista rilasciata all’agenzia Dire lo psicoanalista Robert Mercurio, che aggiunte – la corrente ci ha portato alla guerra in Ucraina, al cambiamento climatico, alle disuguaglianze crescenti tra paesi ricchi e poveri, alle stragi di migranti, a nuove malattie, alla desertificazione, alla povertà e alla fame. Davanti a tutto questo la proposta psicoanalitica junghiana grida: ‘Fermatevi, guardate dentro le vostre anime e cercate di interagire con quanto c’è dentro di voi”.
Ogni persona deve cercare di capire la propria natura intima, sottolinea il terapeuta, perché spiega :“se riconosco che il vero nemico è dentro di me, allora posso anche affrontarlo nella mia interiorità. Ma se non lo riconosco dentro di me, finisco per proiettarlo fuori senza risolvere nulla, anzi faccio un grande danno all’altro. È il caso di dire che il limite soggettivo responsabilizza il soggetto”.
In questi termini il Libro Rosso, noto anche come Liber Novus, risulta un testo ancora molto attuale. Carl Gustav Jung lo scrisse fra il 1913 e 1930, ma restò segreto fino al 2009 (quando fu pubblicato per la prima volta postumo in Inghilterra, e nel 2010 in Italia). In quattrocento pagine di storia autobiografica, lo psichiatra svizzero racconta i suoi dolori, i suoi sogni, i suoi dialoghi interiori e illustra i suoi disegni. Il tutto dà vita alla pratica dell’Immaginazione attiva.
