C’è un valore intrinseco della politica che al momento della scomparsa dei protagonisti consente di misurare con estrema precisione la rilevanza e lo spessore storico e istituzionale dell’esperienza umana conclusasi: assieme all’esempio, la dirittura morale, la sobrietà verbale, la lucidità analitica e la competenza governativa, é soprattutto il commento a caldo di amici ed avversari che delinea le reali qualità, gli ideali e i principi che ne hanno caratterizzato l’esistenza e ne rappresentano l’eredità.

Tutte condizioni che coincidono appieno per Guido Bodrato che ha concluso a 90 anni un’esistenza caratterizzata dalla passione civile, a difesa dei valori della Costituzione e della rappresentanza democratica del Parlamento.
Erede della tradizione popolare della sinistra Dc che affondava le sue origini da Sturzo a La Pira fino Dossetti, Aldo Moro e Piersanti Mattarella, Guido Bodrato ha vissuto in prima persona l’effimera stagione riformista stroncata negli anni ‘70 e ‘80 dalle uccisioni di Moro e di Piersanti Mattarella e ne ha testimoniato l’enorme rilevanza politica e la necessità, per la stessa legittimazione democratica della Repubblica, che venga fatta piena luce su tutti i buchi neri della recente storia del nostro paese.

Deputato per sette legislature, stretto collaboratore con molti distinguo del segretario Benigno Zaccagnini, testimone e in parte ostaggio della convulsa fase andreottiana del dopo Moro all’interno della Dc, più volte Ministro della Pubblica istruzione, Bilancio, Industria e Direttore del Popolo, il quotidiano democristiano, traghettò la Democrazia Cristiana spiaggiata da tangentopoli sulla sponda del Partito Popolare, embrione dell’attuale Pd.
Non a caso le struggenti parole di cordoglio, a cominciare da quelle del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, evidenziano tutte – assieme alla sua intelligenza politica – la determinazione e la sua luce nei momenti più cupi e difficili.
Quell’ “andare avanti!” che hanno fatto di Bodrato un maestro di buona politica, esempio e punto di riferimento di generazioni di cattolici democratici.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.