HomeSelfieEffetto Consulta: Italicum rivisto e corretto

Effetto Consulta: Italicum rivisto e corretto

Pubblichiamo l’intervista rilasciata al Giornale di Sicilia dal costituzionalista e parlamentare Giuseppe Lauricellalauricella gds

La Consulta ritaglia le parti incostituzionali dell’Italicum e riconsegna al Parlamento una legge elettorale da ritessere come una tela di Penelope.

Il check-up della Corte evidenzia come gli articoli emendati costituissero un sistema normativo disorganico che aggravava la cronica malattia degenerativa della politica italiana: l’ingovernabilità. “Il Paese ha urgente necessità di una equanime legge elettorale, omogenea per la Camera e per il Senato,  che garantisca alle forze politiche o alle coalizioni prevalenti una maggioranza di governo uniforme nei due rami del Parlamento, senza essere paralizzate”  commenta il costituzionalista e parlamentare del Pd Giuseppe Lauricella

legge-elettorale Lauricella
Giuseppe Lauricella
  • Cosa evidenziano le indicazioni della Consulta?

 “La Corte toglie il ballottaggio, razionalizza le pluri-candidature, lascia il principio maggioritario, e in caso di non raggiungimento del 40 %, la distribuzione proporzionale dei seggi. La Consulta si è limitata cioè a giudicare la legittimità dell’Italicum. Lo ha fatto circoscrivendo l’intervento al sistema previsto per la Camera. Non poteva andare oltre quanto richiesto. Evidentemente, non poteva parlare anche del sistema previsto per il Senato, perché non riguardava il thema decidendum. Ciò, comunque, lascia il problema dei due sistemi elettorali diversi e incompatibili di Camera e Senato. Ma ciò non riguarda – o meglio – non è responsabilità della Corte, piuttosto è un problema che deve risolvere il Parlamento.”

  • Il punto più rilevante?

“L’eliminazione del ballottaggio, che avrebbe reso il meccanismo anomalo oltre che distorsivo della rappresentanza”

  • Cosa cambia in concreto?

“Il sistema, per la Camera, rimane con una vocazione maggioritaria ed un effetto residuale proporzionale”

  • Una sentenza già operativa, sostengono i fautori delle elezioni subito. Dimenticando il Senato?

“Tecnicamente subito applicabile, per la Camera. Al Senato rimane il cosiddetto consultellum, proporzionale puro. Quindi, i due sistemi non sono coerenti e non omogenei come chiede lo stesso Presidente della Repubblica.”

  • Il Parlamento sarà dunque in ogni caso chiamato rendere omogenei i criteri di elezione di Camera e Sanato?

“Ritengo assolutamente di sì, a meno che non si voglia eleggere due camere con diverse composizioni e maggioranze, per tornare al voto qualche mese dopo, per ingovernabilità conclamata”.

  • Effetti politici?

“Credo che, responsabilmente, tutte le forze politiche debbano assumersi il compito serio di armonizzare i due sistemi, tanto da rendere le maggioranze di camera e senato coese e garantire la governabilità oltre che la rappresentanza. Lo vedremo nelle prossime giornate.”

  • Si ricomincia dall’inizio?

 “Vi sono modelli già presentati che possono essere presi in considerazione per realizzare tale effetto.Peraltro, ritengo che l’intervento del Parlamento dovrebbe ispirarsi alla definizione di una legge elettorale che valga nel tempo e non per rispondere alle esigenze o alle velleità del momento. Rischieremmo di sbagliare ancora una volta.”

  • Legislatura salva perché  i tempi per la rielaborazione della legge elettorale anche per il Senato non saranno brevi? 

 “Dipende dal senso di responsabilità della politica e dal rispetto nei confronti di quanto chiesto dal Presidente della Repubblica sulla omogeneità tra Montecitorio e Palazzo Madama. Il problema non è salvare o meno la legislatura, ma, piuttosto quello di  non definire un sistema omogeneo, rischiando di andare subito al voto per eleggere due Camere disarticolate, che non abbiano maggioranze omogenee e dunque con la possibilità di tornare al voto subito dopo.”

  • Aspettative delle varie forze politiche: Pd, Forza Italia, M5S, Lega, i più e i meno soddisfatti?  O hanno vinto tutti?

 “Credo che la sentenza della Corte sia di grande equilibrio e potrà soddisfare le aspettative di molti. Certo, dobbiamo attendere le motivazioni che ci daranno, nel dettaglio, gli argomenti giuridici che potranno servire alla migliore evoluzione del sistema.”

  • Lei ha presentato una proposta di legge. Risponde a quanto deciso dalla Corte?

 “Esatto, anzi l’ho presentata prima dello scorso Natale. Il mio sistema prevede per le due camere un premio di maggioranza alla lista che raggiunga il 40%, e in mancanza una distribuzione proporzionale tra tutte le liste.  Ciò significa che rimane il principio maggioritario ma qualora non si raggiunga la soglia del 40%, la soluzione va affidata alle forze politiche in parlamento.”

  • Articolazione specifica?

“La particolarità della mia proposta, che risponde anche a quanto già indicato dalla Consulta nel 2014, è che il premio viene assegnato alla lista che raggiunga il40% sia alla Camera che al Senato. Ciò per garantire che il partito o la lista che si propone per governare da solo debba essere davvero legittimato dal corpo elettorale, altrimenti il premio non va a nessuno e il Governo deve essere sostenuto da una coalizione che risponda alla maggioranza in Parlamento e nel Paese.

Un momento nell'aula della Corte Costituzionale durante la discussione su questioni di legittimità costituzionale dell' ''Italicum''. Roma 24 gennaio 2017. Al centro il presidente Paolo Grossi, alla sua destra Aldo Carosi, Mario Rosario Morelli, Giuliano Amato, Daria De Petris, Franco Modugno. Alla sinistra di Grossi Giorgio Lattanzi, Marta Cartabia, Giancarlo Coraggio, Silvana Sciarra,  Nicolo' Zanon (relatore), Augusto Antonio Barbera. ANSA/GIUSEPPE LAMI
Un momento nell’aula della Corte Costituzionale durante la discussione su questioni di legittimità costituzionale dell’ ”Italicum”. Roma 24 gennaio 2017. Al centro il presidente Paolo Grossi, alla sua destra Aldo Carosi, Mario Rosario Morelli, Giuliano Amato, Daria De Petris, Franco Modugno. Alla sinistra di Grossi Giorgio Lattanzi, Marta Cartabia, Giancarlo Coraggio, Silvana Sciarra, Nicolo’ Zanon (relatore), Augusto Antonio Barbera. ANSA/GIUSEPPE LAMI
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Gianfranco D'Anna
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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