La congiunzione al potere. Anche, o, come, pure. In perfetto equilibrio sulla Costituzione, l’Europa, la maggioranza di Governo e il contratto dell’alleanzaLega-Cinque Stelle. Un Premier inedito, per molti versi innovativo, e di un’eleganza in grado di competere col mitico Lord Brummel.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte interpreta con passione e enfasi, da lectio magistralis, le 25 pagine di dichiarazioni programmatiche pronunciate in un’ora 12 minuti e quattro bicchieri d’acqua. Applaudito in media una volta al minuto dai senatori grillini e leghisti.
Seguito di sbieco da un Matteo Renzi a tratti gesticolante, e dagli impassibili ma visibilmente scettici Mario Monti, Elena Cattaneo, Emma Bonino, Pier Ferdinando Casini, Ignazio La russa, Renato Schifani, l’esordiente Premier Conte ha tratteggiato con una decina di passaggi essenziali la road map dell’incipit del primo governo formato da partiti che non si richiamano all’eredità della Costituente:
IMMIRATI – Sotto lo sguardo attento del Vice Premier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini, il Presidente del Consiglio ha asicurato: “Non siamo e non saremo mai razzisti, ma metteremo fine al business dell’immigrazione, cresciuto a dismisura sotto il mantello di una finta solidarietà” . Significativo il ricordo e l’omaggio a Sacko Soumayla, il migrante sindacalista ucciso nei giorni scorsi in Calabria.
EUROPA – “L’Europa – ha detto Conte – è la nostra casa. Ma l’Italia non può essere lasciata solae come Paese fondatore ha il diritto di rivendicare un’Europa più forte e anche più equa”.
PUTIN– “Siamo tradizionalmente vicini agli Usa, ma saremo fautori di un’apertura verso la Russia e ci faremo promotori – ha sottolineato il Premier- di una revisione del sistema delle sanzioni, a partire da quelle che rischiano di mortificare la società civile russa”.
GIOVANI – “Essenziale dare voce – ha affermato Conte – ai tanti giovani che non trovano lavoro”. “Vogliamo costruire un nuovo patto sociale trasparente ed equo- ha aggiunto – fondato sulla solidarietà ma anche sull’impegno”.
REDDITO e PENSIONE CITTADINANZA – L’obiettivo del Governo è quello di assicurare un sostegno al reddito a favore delle famiglie più colpite dal disagio socio-economico. In una prima fase saranno rafforzato i centri per l’impiego.. Nella seconda fase, verrà erogato il sostegno economico vero e proprio. Interventi sono previsti anche a favore dei pensionati che non hanno un reddito sufficiente per vivere in modo dignitoso, introducendo una pensione di cittadinanza.
SALARIO MINIMO E TASSE EQUE – I cittadini italiani hanno diritto a un salario minimo orario, affinché nessuno venga più sfruttato, e hanno diritto a pagare in maniera semplice tasse eque.
FLAT TAX– Revisione dell’antiquato sistema fiscale e introduzione della flat tax caratterizzata dall’introduzione di aliquote fisse e con un sistema di deduzioni che possa garantire la progressività dell’imposta in piena armonia con i principi costituzionali.
CARCERE PER GRANDI EVASORI – Assicurare il carcere per i grandi evasori e inasprire l’esistente quadro sanzionatorio amministrativo e penale.
DASPO PER CORROTTI – Conte ha assicurato che la corruzione sarà combattuta con “metodi innovativi come il daspo per corrotti e con l’introduzione di agenti sotto copertura.
NO ALLA MAFIA – Il presidente del Consiglio annuncia fermezza nel contrasto alle mafie. Durante l’applauso in piedi, i senatori M5S hanno urlato in coro “fuori la mafia dallo Stato!”.
Sintomatica del cambiamento di un’epoca la costatazione che dopo la conclusione, con tanto di standing ovation giallo verde, delle dichiarazioni programmatiche tanto gli esponenti della maggioranza quanto quelli dell’opposizione si congratulassero nell’ordine prima con Salvini, poi con Di Maio, quindi con Conte, ma soprattutto, e più a lungo, con il Sottosegretario di Palazzo ChigiGiancarlo Giorgetti, l’uomo chiave della valanga di oltre 350 nomine che il Governo si appresta a varare.
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.