Precipitati da un viadotto e bruciati vivi: questa la terribile morte di 21 passeggeri di un pulman che, dopo aver divelto il guard rail di un tratto sopraelevato del raccordo autostradale di Mestre, è finito sui binari della sottostante stazione ferroviaria. A bordo del mezzo turisti ucraini, un tedesco e l’autista italiano che li stava riportando al loro campeggio e che è deceduto nell’impatto.
L’incidente è avvenuto poco prima delle ore 20 sul cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l’autostrada A4.
“Una scena apocalittica” l’ha definita il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Gravissimo il bilancio ancora provvisorio della strage: i cinque feriti gravi ricoverati in ospedale fanno temere che il numero delle vittime possa aumentare. La maggior parte dei corpi sono stati estratti dalle lamiere del pulman carbonizzati dai Vigili del Fuoco.
Per l’estrema gravità della sciagura la Usl 3 di Venezia ha attivato il protocollo delle “grandi emergenze” che prevede la messa a disposizione di tutti i pronto soccorso degli ospedali, oltre al richiamo al lavoro di personale di rinforzo. Intanto, il traffico lungo la linea ferroviaria Mestre-Venezia è stato sospeso per ore.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al Sindaco Brugnaro per esprimergli il suo profondo dolore ed il cordoglio del Paese per la sciagura.
“Sono in stretto contatto con il sindaco di Venezia e con il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia” ha affermato in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Esprimo – ha aggiunto la Premier -il più profondo cordoglio, mio personale e del governo tutto, per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime e ai loro famigliari “