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Prove d’apocalisse tempeste al nord inferno di fuoco in Sicilia

 

In attesa dei Canadair, dei forestali e dei Vigili del Fuoco – che comunque, chi più chi meno, si sono mobilitati –  a Palermo si è tornati a invocare Santa Rosalia.Prove d’apocalisse tempeste al nord inferno di fuoco in Sicilia

Dopo il flagello della peste dei secoli scorsi, per diverse ore la Capitale dell’Isola è stata gravemente minacciata dall’inferno di fuoco.

Nella notte scorsa sono state evacuate ville ed abitazioni a San Martino delle Scale, Monreale, Altofonte, Boccadifalco, Mondello e Pizzo Sella, Poggio Ridente, a Inserra, Raffo Rosso, a Capaci e nella zona attorno all’aeroporto di Punta Raisi. Per alcune ore lo scalo è stato chiuso.Prove d’apocalisse tempeste al nord inferno di fuoco in Sicilia

La mobilitazione di uomini e mezzi non è ancora riuscita a far fronte alla vasta situazione d’emergenza, aggravata dalle temperature di oltre 40 gradi, con punte di 45/47 gradi.

La mappa degli incendi è ancora estesa, soprattutto nel palermitano a Capo Gallo, il promontorio che sovrasta la località balneare di Mondello, e sulla collina di Bellolampo dove è andata in fiamme anche una discarica e si teme il rischio nube tossica.

Nella zona di San Martino delle Scale una donna in precarie condizioni di salute é deceduta perché i sanitari del 118, a causa degli incendi, non sono riusciti ad arrivare a prestarle soccorso.

Le fiamme sono arrivate a lambire anche l’autostrada A29 Palermo-Mazara, e gli svincoli di Villagrazia Carini e Cinisi sono stati temporaneamente chiusi.

In tutta la Sicilia sono ancora in corso una cinquantina di incendi. La situazione è critica anche nel trapanese, a San Vito Lo Capo, nel Messinese e a Enna.

Particolarmente dolorosa per Palermo la devastazione provocata dalle fiamme che hanno raggiunto e semidistrutto lo storico convento di Santa Maria di Gesù in cui è custodito il corpo del Santo co-patrono della città, San Benedetto il Moro.Prove d’apocalisse tempeste al nord inferno di fuoco in Sicilia

Dall’inferno dei roghi e del caldo incandescente della Sicilia e del sud alle tempeste del nord. Almeno tre i fenomeni meteorologici che hanno devastato l’Italia settentrionale: vortici temporaleschi, downstream e tornado. Si tratta di eventi molto diversi fra loro, scatenati dallo scontro fra la massa d’aria calda spinta verso il Nord dall’anticiclone africano e la massa d’aria fresca che dall’Atlantico è scesa verso il nostro Paese.Prove d’apocalisse tempeste al nord inferno di fuoco in Sicilia

Secondo Elenio Avolio, fisico dell’atmosfera presso l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio nazionale delle Ricerche, intervistato da Tgcom24, “questo ha determinato un fortissimo contrasto di masse d’aria con temperature diverse e un differente contenuto di umidità”.

Lo scontro fra le due masse d’aria opposte ha generato i tre fenomeni violenti e provocato grandinate di grandi dimensioni che hanno provocato devastazioni, danni e diverse vittime, soprattutto in Lombardia ed Emilia Romagna.

Prove d’apocalisse tempeste al nord inferno di fuoco in Sicilia
Elenio Avolio

Secondo Avolio stiamo assistendo “a una situazione fortuita, nella quale la collisione delle due masse d’aria opposte si è verificata su una linea che ha attraversato Lombardia e Veneto, ma che avrebbe potuto interessare anche altre aree”.

Nel nostro Paese “fenomeni simili non sono nuovi e siamo ancora lontani dal poter affermare con certezza che ci sia un aumento indiscusso di questi eventi. Si tratta di analisi che richiedono serie temporali molto lunghe e studi dettagliati. Senza dubbio”, conclude l’esperto del Cnr, “stiamo assistendo a eventi estremi sempre più frequenti, legati alle alte temperature dei mari: un fenomeno, quest’ultimo, legato al cambiamento climatico”.Prove d’apocalisse tempeste al nord inferno di fuoco in Sicilia

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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