Sesso senza più misteri e sempre più precoce. Negli ultimi anni si registra una fortissima anticipazione della sessualità tra i minori di 18 anni. Molte ragazze hanno il loro primo rapporto a tredici anni. “Un atteggiamento figlio della rete, che ha cambiato la sessualità in modo spaventoso”, della mancanza di regole domestiche e scolastiche “che portano l’adolescente ad avere il sesso come prima curiosità da soddisfare”, e al mercato che spinge sempre più verso contenuti ‘hot’. “
E’ una disamina amara quella dello psichiatra e sociologo Paolo Crepet, intervenuto al Senato alla presentazione del Rapporto Censis–Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani.
Tecnologia e rete sono minacce troppo grandi per i giovanissimi, “ma sarebbe sbagliato parlare di atteggiamento culturale- spiega Crepet- chiamiamolo piuttosto ‘mercato’. Dietro il sexting ci sono infatti le più grandi aziende di telefonini, il sexting funziona perché ogni telefonino ha telecamere eccezionali. I prossimi modelli ne avreanno addirittura tre, quindi é un’inclinazione indotta dal mercato, non chiamiamola cultura”.
Anche la pubblicità si muove su canoni simili. “Oggi le aziende di intimo vendono biancheria col dettaglio anatomico dell’uomo, le ragazze regalano mutande e slip ai ragazzi. Qualcosa di inimmaginabile ai miei tempi”.
Recentemente, racconta ancora Crepet, “sono stato in una scuola media per un incontro su questi temi. Dovevo ricevere una quarantina di domande in busta chiusa dagli studenti, ma quando le ho aperte mi sembravano scritte dai professori”, tanta era la conoscenza degli argomenti. Se oggi abbiamo una società di “Lolite ammiccanti – prosegue Crepet- forse è anche per colpa nostra. Non siamo forse noi che li portiamo in discoteca a 13 anni. E cosa crediamo si vada a fare in discoteca a 13 anni? Le prime esperienze si hanno proprio nei bagni delle discoteche…”.
Anche un controllo domestico sarebbe più opportuno. “Anni addietro, da pre-adolescente, era un miracolo trovare una casa libera- ricorda Crepet, quasi con una punta di nostalgia- ora i genitori vanno via per giorni e lasciano i figli da soli…”.
Più frequente, più vario, con più partner: ecco il sesso degli italiani. Secondo il rapporto anche tra le donne eros e amore viaggiano spesso separati . Oggi la gamma delle pratiche sessuali degli italiani di 18-40 anni é molto articolata.
La frontiera della trasgressione si é spostata in avanti e oggi il sesso degli italiani é più frequente, più vario, con più partner. E’ quanto emerge dal “Rapporto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani”, un’analisi dettagliata della vita privata delle coppie e dei single, dell’immaginario sessuale, delle abitudini piùcomuni e di quelle insolite, che viene pubblicata a vent’anni di distanza dall’ultima grande ricerca sulla sessualità. Oggi il numero medio di partner sessuali avuti a quarant’anni é di 6: quattro per le donne, sette per gli uomini. Vent’anni fa il 50% delle donne entro i quarant’anni aveva avuto un solo partner, oggi questo dato e’ sceso al 39,6% (tra gli uomini il dato e’ sceso dal 24,7% al 22%).
Fonti: Agenzie Italpress e Dire