Con l’addio di Guya Sospisio il regno dorato dei salotti romani perde un’altra delle sue mitiche Regine. Dopo Maria Angiolillo, la scomparsa della 76enne Lady Sospisio spegne le luci di un’altra prestigiosa dimora epicentro di feste e ricevimenti che hanno fatto epoca e coinvolto i big della politica, dell’imprenditoria e i diplomatici delle Ambasciate dei Paesi più importanti del mondo.

Se a Londra o a Parigi, come sosteneva il drammaturgo francese Jean Girardoux “il privilegio dei grandi é vedere le catastrofi da una terrazza”, a Roma il destino dei veri protagonisti é quello di esercitare potere, seduzione e influenza dalle terrazze sull’ incommensurabile panorama della Città Eterna.
Misteri e ministeri, nomine e sottogoverno, appalti e concorsi, gossip e amori galeotti, per non parlare di premi letterari e film: non c’è ambito della politica, dell’economia, della cultura che nella capitale non transiti e non rimbalzi attraverso le poche decine di terrazze che contano davvero fra i quali fino all’altro ieri spiccava villa Sospisio, nel cuore di Trastevere, uno dei promontori capitolini più suggestivi dove gli alberi di arancio e di limoni si rincorrono scendendo per circa metà della collina del Gianicolo.
