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Strage di Barcellona: terroristi pronti a entrare ancora in azione

Non solo Barcellona

Non solo la strage lungo la rambla, ma tante altre stragi. Questo il terribile piano dell’attacco a Barcellona  dei terroristi islamici. Oltre alla chicane dell’orrore del furgone che ha falciato i turisti sulla rambla, erano stati programmati degli attentati esplosivi.  In particolare contro il complesso monumentale della Sagrada Familia, il capolavoro architettonico di  Antoni Gaudì. Molto probabilmente era previsto che entrassero in azione diversi kamikaze con cinture esplosive.

I piani dei terroristi sono stati scoperti dalle forze di sicurezza spagnole che hanno localizzato circondato e ucciso, nel corso di uno scontro armato, cinque terroristi islamici a Cambrils, 120 chilometri a sud di Barcellona.

Strage di Barcellona terroristi pronti a entrare ancora in azione
Blitz polizia spagnola a Cambrils

Con l’arresto dei due fratelli marocchini, accusati della strage alla rambla e l’individuazione e la neutralizzazione del commando stragista, per la prima volta dall’inizio della sequenza di attentati in Europa, gli investigatori dispongono di tutti i dati completi di una cellula terroristica e dei collegamenti con le centrali dell’Isis.

Strage di Barcellona terroristi pronti a entrare ancora in azione
strage di Barcellona

Le analisi degli esperti  stanno intanto fornendo preziosi elementi interpretativi sull’attacco alla Spagna:

  • Michela Mercuri  Docente di Storia contemporanea dei paesi mediterranei  presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale e analista di strategie politico militari

“Le modalità sono simili a quelle di altri attentati come Nizza e Berlino.  È il metodo operativo  che i vertici dello Stato islamico suggeriscono  agli affiliati in Occidente colpire ovunque con qualunque mezzo . I terroristi intendono colpire anche il turismo in luoghi simbolo così come accaduto in altri attentati. Questo dimostra anche come la minaccia jihadista sia indipendente dall’ estensione territoriale dello Stato islamico che ha perso terreno in Siria e Iraq, ma appare forte in Occidente dove persistono e si sviluppano cellule organizzate. La Spagna è un paese altamente a rischio. Dal 2015 sono state arrestate più di 220 persone  coinvolte in organizzazioni terroristiche. 190 foreign fighters sono partiti dalla Spagna per i teatri operativi di Siria e Iraq.  Alcuni potrebbero fare ritorno nel paese . Le autorità spagnole stanno usando il pugno di ferro specie nelle enclave  di Ceuta e Melilla,zona di arrivo di molti migranti e nel 2016 le forze di sicurezza spagnole hanno smantellato 40 cellule  anche con la collaborazione delle autorità marocchine.”

Strage di Barcellona: terroristi pronti a entrare ancora in azione michela-mercuri
Michela Mercuri
  • Steven Forti  Docente di storia a Barcellona 

“Quanto peserà il ritorno terrorismo in Spagna lo sapremo da due reazioni essenziali: quella psicologica a lunga scadenza, che inciderà non solo sui cittadini di Barcellona ma su tutti gli spagnoli, come avviene ancora per gli attentati di Madrid del 2004, e la ricaduta riguardante il turismo in tutta la penisola Iberica”

  • Lorenzo Vidino Responsabile Osservatorio su Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale dell’ ISPI 

“E’ un attacco emulativo che ricalca esattamente le modalità e scelta del luogo per compiere la strage  dell’attentato di Nizza. La scelta della Spagna è secondaria: è un paese dell’Europa che l’Isis ha ordinato di colpire indistintamente. Semmai è preoccupante come nonostante i ripetuti blitz antirerrorismo in Catalogna,  delle cellule jiadiste siano riuscite a sfuggire ai controlli e a compiere l’ennesima strage del fondamentalismo islamico”

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Strage Barcellona

 

 

 

 

 

 

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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