Fortuna & Chance: stress test dei leader politici
Stress test in progress della politica. In meno di due mesi, dal 4 dicembre al 25 gennaio, Referendum, Governo Gentiloni e Corte Costituzionale hanno impresso una nuova linea istituzionale del paese. Le criticità degli scenari politici e dei singoli leader sono in continua evoluzione, ma il quadro dei protagonisti è già delineato:
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PAOLO GENTILONI
Ricorda i cavalli di razza della Dc: discreti e concreti.
A favore. La credibilità conquistata sul campo prima alla Farnesina e poi a Palazzo Chigi, il feeling con il Paese e con l’Europa, nel bel mezzo dell’effetto Trump, della Brexit, del terremoto infinito, dei colpi di coda bancari della crisi economica e dell’emergenza del terrorismo, lo hanno subito trasformato in un essenziale punto di riferimento internazionale.
Ostacoli e nemici. La convulsa crisi post referendum ha impedito una formazione più ponderata del Governo, soprattutto agli Esteri, Sanità, Lavoro, Pubblica Amministrazione, Istruzione. Paradossalmente le maggiori insidie per la tenuta dell’esecutivo potrebbero venire dal Pd. Si avverte anche il latente rischio di una possibile sindrome d’Otello renziana .
Fortuna & Chance: 65%
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MATTEO RENZI
L’impressione prevalente è che col referendum si sia giocato tutto. Ma ha in serbo ancora qualche residuo asso da calare e una innata capacità di sgusciare dalle situazioni critiche.
A favore. Rimane uno dei precursori dell’Italia 4.0, della sburocratizzazione e semplificazione di un Paese sostanzialmente non per i giovani
Ostacoli e nemici. In aumento l’opposizione interna, che lo accusa di aver trasformato il Pd in un partito di rancori. L’ultima sconfitta dopo quella referendaria, cioè il rigetto della richiesta di elezioni a giugno, e il congresso in autunno lo espongono alla possibilità di finire in minoranza nel partito e di lasciare la segreteria. In crescita anche le ostilità di settori editoriali, giudiziari e dell’economia.
Fortuna & Chance: 20%
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DARIO FRANCESCHINI
Leader in progress
A favore: detiene la golden share degli equilibri interni del Pd.
Ostacoli e nemici: sconta una certa indecisione perché gli hanno interessatamente appiccicato l’etichetta di Giuda della politica. Al Congresso scoprirà chi sono i veri avversari.
Fortuna & Chance: 50%
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MARCO MINNITI
Ha traghettato la sinistra sulle sponde dell’affidabilità democratica della sicurezza
A favore: L’esperienza e la grande credibilità in uno dei settori più delicati e infidi dei rapporti internazionali, quello dell’intelligence
Ostacoli e nemici: la querelle della cybersecurity e il rischio della creazione di una sorta di Nsa italiana con più conflitti di competenze che reductio ad unitatem
Fortuna & Chance: 50%
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MARIAELENA BOSCHI
Sembra abbia adottato il motto di Parigi: fluctuat nec mergitur, naviga fra i marosi ma non affonda.
A suo favore: la capacità di fare squadra, di spingere e promuovere le persone con le quali è in sintonia, di stringere alleanze.
Ostacoli e nemici: il piglio della preparazione che viene scambiato per arroganza. La crescente ostilità di settori editoriali, e la vera e propria caccia scatenatale dalla stampa gossip.
Fortuna & Chance: 45%
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BEPPE GRILLO
La domanda che rimbalza fra Genova e Milano è: che combina oggi Virginia ?
A favore: La nausea della vecchia politica e il web power, con candidature, primarie, individuazioni, scelte di temi e programmi via rete, conferiscono ancora ai grillini la capacità di intercettare consensi e partecipazione.
Ostacoli e nemici: il diagramma dei sondaggi segue ormai l’andamento del disastro politico della Raggi. Ma non é l’unico iceberg che potrebbe affondare la nave dei grillini che fa rotta verso il potere. Nonostante il successo della Appendino a Torino, lo stillicidio di Roma evidenzia la mancanza di un’adeguata classe dirigente. E in agguato ci sono le ulteriori faide di potere fra aspiranti Premier e Ministri in pectore: Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico Paola Taverna, Carla Ruocco, Roberta Lombardi, Carlo Sibilia.
Fortuna & chance: 40%
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MATTEO SALVINI
Non si capisce se le gaffe le pensa o le colleziona.
A favore: l’onda lunga del populismo americano ed europeo e la forte presa fra la base della Lega.
Ostacoli e nemici: invettive e battutacce gli hanno fatto perdere credibilità e lo hanno relegato ai margini del dibattito politico. Il trumpismo giornalistico gli preferisce Berlusconi e Giorgia Meloni
Fortuna & Chance 15%
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ANGELINO ALFANO
Ha superato i maestri anche nella fortuna.
A favore: il reddito di posizione fra i moderati conferitogli dalla congiuntura politica
Ostacoli e nemici: Il rischio maggiore è quello della ennesima prova di inconsistenza elettorale, in primavera, alle amministrative di Palermo e Trapani e a giugno alle regionali in Sicilia. Una debacle annunciata che rilancerebbe i molti e agguerriti concorrenti interni ( Lupi, Lorenzin, Dorina Bianchi) ed esterni al partito (Fitto, Verdini, Parisi, Ferrara, Quagliariello).
Fortuna & chance: 15%
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GIORGIA MELONI
Unica leader riconoscibile e con una base personale in crescita di voti del centrodestra
A favore: dopo il 20% e più ottenuto al primo turno a Roma la leader di Fratelli d’Italia è la candidata più credibile per il dopo Raggi. Potrebbe rappresentare anche la svolta per la leadership nazionale del fronte moderato.
Ostacoli e nemici: le invasioni di campo di Salvini, con annessi danni collaterali per le figuracce del leader della Lega, e gli strascichi delle faide infinite della destra post almirantiana.
Fortuna & chance: 40%