Terrorismo sorpresa Non c’è pace per l’Europa. Il terrorismo islamico sempre in agguato si materializza in paesi, città, forme e modi imprevedibili. Come in Svezia, dove un camion ha falciato la folla nella zona pedonale del centro di Stoccolma. Come a Nizza, Berlino, Londra: identica modalità e analogo effetto sorpresa.
Bilancio di vittime e feriti ancora incerto, ma le cifre non rendono appieno la gravità dirompente di un attentato compiuto con estrema facilità nella capitale svedese. La zona dell’ennesima strage fondamentalista è la stessa in cui l’11 dicembre 2010 saltarono in aria due autobomba, in quello che all’epoca fu il primo attentato del terrorismo islamico nei paesi scandinavi. Uno degli autori del doppio attentato era un kamikaze nato in Iraq, ma di nazionalità svedese.
Per Piero Batacchi,fondatore e Direttore della Rivista Italiana di Difesa:
“Prevenzione impossibile. Siamo di fronte all’ennesima manifestazione di un terrorismo cieco, che colpisce persino un paese pacifico e accogliente come la Svezia.
Non c’è nessuna possibilità di intuire e anticipare tempi e modi della spirale di attentati rudimentali e fini a se stessi, ma ugualmente terribili, che si susseguono senza una precisa regia.

L’unica difesa possibile è quella di coinvolgere nell’azione di intelligence i paesi d’origine del terrorismo, in maniera da individuare le cellule fondamentaliste che vagano per l’Europa.”