Politica in coda
La politica ha fiutato un nuovo ricco filone di voti. Alle elezioni nazionali del 2018 per la prima volta inciderà anche il voto del popolo dei bau & miao. Obiettivo monopolizzato da mesi dal serrato corteggiamento mediatico e dalla valanga di promesse rilanciate ad ogni comparsata televisiva da Silvio Berlusconi.
Ma i veterinari gratis dell’ultimo slogan dell’ highlander leader di Forza Italia rischiano di trasformarsi in un boomerang, spiega cifre alla mano il parlamentare Pd Michele Anzaldi, decennale protagonista di denunce e battaglie per la sterilizzazione dei cani randagi, il controllo dei canili pubblici e le prescrizioni di medicinali appositamente testati per gli animali domestici.
“ Sono promesse elettorali irrealizzabil e ingannevoli. Berlusconi finge di essere animalista sperando che questo gli procuri un tornaconto elettorale – sostiene Anzaldi – perché è evidente che il costo del veterinario moltiplicato per i 60 milioni di animali domestici censiti ufficialmente nel nostro Paese è assolutamente insostenibile”.
“Se avesse veramente a cuore la sorte degli animali – prosegue Michele Anzaldi – il Cavaliere saprebbe che la prima battaglia da combattere è quella del randagismo, un fenomeno che costa alle casse dello Stato 7 miliardi di euro all’anno e costringe centinaia di migliaia di cani a vivere in veri e propri lager che sono i canili.”
Per la prossima campagna elettorale si prospettano insomma innovazioni della serie candidati al guinzaglio, politici a quattro zampe e tre crocchette un voto…