Suicidi: insidie e rischi sommersi del gioco della morteMille suicidi. Per la Russia l’altissimo numero di adolescenti fra i 15 e i 19 anni che ogni anno si tolgono la vita rappresenta una tragedia nazionale. Un massacro generazionale in progress che lascia sgomenti. La media di mille suicidi di adolescenti russi, certificata dall’Unicef, spazza via dubbi e polemiche sulle notizie riguardanti la spirale del blue whale, il gioco della morte che da Mosca e dalle periferie delle città russe si sta propagando in Europa e in vari paesi del mondo.
Solitudine, incomunicabilità, disperazione non hanno confini e il web moltiplica gli effetti nefasti dell’emulazione
“Il web accelera il plagio e annulla i tempi di verifica, di dubbio, di ripensamento. Precipitando i più sensibili e bisognosi di una comprensione che non trovano nella spirale di una sorta di gioco dell’oca del disprezzo del valore quotidiano della vita” sottolinea Viviana Cutaia, Psicologa-Psicoterapeuta, Coordinatrice Help Line Telefono Giallo-A.F.I per l’Assistenza psicologica e la prevenzione del disagio psichico.
- Come prevenire e disinnescare la spirale di autodistruzione del blue whale?
“Mantenendo freddezza e razionalità per interrompere il meccanismo di quello che erroneamente viene definito un gioco. La dimensione del “gioco” nella società postmoderna si alterna ogni giorno con il passare del tempo. I vecchi giochi vengono sostituiti con gli attuali giochi. La dimensione tipica della ricerca del piacere viene modificata con la dimensione psicopatologica e, in questo caso, con la ricerca del dispiacere. Questo è il caso specifico del blue whale…un gioco di morte che induce il giocatore a compiere l’ultimo passo: il suicidio. 50 regole per 50 giorni….”
- Quindi?
“ Il suicidio giovanile rappresenta in tutto il modo la seconda o la terza causa di morte. Bisogna prestare orecchio ai nostri giovani e monitorare tutti i campanelli d’allarme del disagio sommerso.”
- Come ?
“ La prevenzione del suicidio è l’unica strada possibile per uscire dal tunnel della sofferenza e dal buio della depressione, la maggiore patologia responsabile di gesti autolesivi e suicidio.”
- Assistenza psicologica?
“ Bisogna chiedersi: come può l’adolescente, agli albori della vita, cadere in un tranello come quello del blue whale? Ed il nucleo familiare e gli amici perché non sono vicini al giovane? Il disagio giovanile riguarda un ampio contesto sociale e attraversa i social network. Ecco bisogna saper cogliere i segnali e le inconsce richieste di aiuto che gli adolescenti inviano ai social e che spesso non vengono colte”
- Interventi sociali?
“L’istigazione al suicidio è un reato perseguibile penalmente. Un simile vile atto di devianza merita tutte e possibili attenzioni legislative, sanitarie e assistenziali.
Intanto tenendo sempre a portata di mano il numero verde per la prevenzione del suicidio: Telefono Giallo di Afipres : 800011110”