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Dal nostro cane alla longevity economy dell’eterna giovinezza

by Antonella Maria Traina

Un farmaco che possa allungare la vita del nostro amato cane? Esiste e sarà probabilmente commercializzato entro il 2026.

Perdere il proprio animale del cuore é un evento traumatico, un lutto vero e proprio. Del tutto analogo, o addirittura più doloroso, anche se viene eufemisticamente definito “ il passaggio del ponte dell’arcobaleno”, a quello per la perdita di un familiare, come confermano analisti e psicoterapeuti.Dal nostro cane alla longevity economy dell'eterna giovinezza

Purtroppo gli animali domestici hanno una vita molto più breve della nostra e fino ad ora non c’era modo di prolungarla.

Di recente invece la sezione veterinaria della Food and Drug Administration americana ha dato il benestare condizionato ad un periodo di prova alla commercializzazione del Loy- 001, un farmaco che riduce i livelli dell’ormone che promuove la crescita cellulare e determina l’estensione di una vita sana, soprattutto per i cani di grossa taglia che pesano oltre 18 chili ed  hanno aspettative di vita molto minori rispetto ai cani di dimensioni normali o ridotte.

Un chiuhaua infatti può vivere fino a venti anni, mentre un mastino appena una decina.

Il Loy – 001, somministrato sotto forma di iniezioni semestrali eseguite dal veterinario, potrebbe consentire ai cani oversize la sopravvivenza per altri anni e con una normale qualità della vita .Dal nostro cane alla longevity economy dell'eterna giovinezza

“Il motivo per cui i cani di taglia grande vivono una vita più breve ha a che fare con l’allevamento selettivo, perché alcuni degli ormoni e altri meccanismi dell’accrescimento, sfortunatamente, li fanno anche invecchiare più velocemente” ha spiegato Brenne McKenzie, direttore della medicina veterinaria della multinazionale farmaceutica produttrice del Loy-001.

“L’invecchiamento é semplicemente una questione biologica, come qualsiasi altra cosa, e causa la maggior parte delle malattie che contraggono i cani adulti”, ha aggiunto McKenzie secondo il quale: “le malattie cardiache, renali, il cancro, sembrano tutte malattie diverse, ma in realtà sono solo manifestazioni dell’invecchiamento. E quindi il nostro approccio é quello di esaminare i meccanismi di base dell’invecchiamento, mirare  a rallentare l’intero processo”Dal nostro cane alla longevity economy dell'eterna giovinezza

Le sperimentazioni effettuate hanno consentito ai ricercatori non solo di procrastinare l’invecchiamento del nostro amato amico a quattro zampe, ma di renderne l’esistenza qualitativamente degna di essere vissuta.

Quindi niente iniezioni e visite periodiche dal veterinario per alleviare le sofferenze di cani pieni di acciacchi, mezzi ciechi e doloranti, ma anni in più di buona vita da trascorrere insieme al proprio nucleo familiare d’adozione.

La sperimentazione del farmaco anti invecchiamento per gli animali domestici lascia intravedere gli enormi sviluppi in corso della Geroscienza, la disciplina che studia come prolungare la vita con standard qualitativi ottimali.

L’invecchiamento della popolazione mondiale é il più importante fenomeno demografico del millennio. L’obiettivo di un sistema sostenibile é quello di favorire un invecchiamento attivo e di successo, identificando, in ottica bio-psicosociale, una serie di modalità capaci di preservare lo stato di salute e di indipendenza.Dal nostro cane alla longevity economy dell'eterna giovinezza

L’eterna giovinezza sembra essere a portata di smitizzazione, come dimostrano le ricorrenti “longevity week”, le settimane di studi sulla longevità che si susseguono in America ed Europa e che sottolineano come le malattie che si porta dietro l’invecchiamento sono straordinariamente costose, dolorose e mortificano la dignità dei pazienti.Dal nostro cane alla longevity economy dell'eterna giovinezza

Secondo il patron di Facebook e di altri social network, Mark Zuckerberg : “quando arriveremo alla fine di questo secolo  sarà abbastanza normale per le persone vivere più di 100 anni”.  Oltre a investire miliardi di dollari nelle sperimentazioni della Geroscienza, Zuckerberg  ha istituito il Breakthrough Prize, una serie di premi del valore di 3 milioni di dollari per  incentivare, e mettere sotto contratto, i migliori esperti geroscientitici del mondo.

Oltre a Zuckerberg anche Jeff Bezos di Amazon, i fondatori di Google,  e praticamente tutti  i big dell’hi-tech condividono l’interesse per le terapie anti-invecchiamento. E c’è già chi parla di “longevity economy”. Ben altro che Bau e Miao….Dal nostro cane alla longevity economy dell'eterna giovinezza

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