La stangata dei due mondi
Stangata Berlino – New York e ritorno per le borse. Il collasso dell’alba e la resurrezione della sera di #DeutscheBank ha alleggerito i conti di molti risparmiatori e fatto guadagnare miliardi di euro alla speculazione internazionale. Da una perdita iniziale del 10% si è infatti passati, a chiusura dei listini, ad un guadagno del 6%. E’ bastato che la France Presse diffondesse la notizia della riduzione a soli 5,4 miliardi di dollari della sanzione che l’istituto tedesco sta concordando per capolgere il disastroso scenario provocato dalla fuga degli edge found dal titolo della Deutsche Bank, sulla quale incombe una multa di 14 miliardi di dollari notificatagli dal dipartimento della Giustizia Usa per le scorrettezze che avrebbe compiute negli States con le obbligazioni garantite da mutui subprime.
Speculazione a parte non è difficile intravedere l’intervento dietro le quinte della Federal Reserve, del Governo Tedesco e dell’Europa, allarmati dall’inevitabile effetto domino di un eventuale default della Deutsche, una multinazionale della finanza mondiale con sedi in Europa, America, Asia e Pacifico. Non a caso, anche se ufficialmente su altri temi, c’è stata una lunga telefonata fra Angela Merkel e il Presidente Obama. Nessuno e tantomeno il malconcio sistema bancario mondiale potrebbe permettersi un nuovo caso Lehman Brothers.
Per quanto riguarda la stangata dei due mondi di #DeutscheBank, bisognerebbe domandarsi perché la speculazione sia stata lasciata insinuare come un cuneo nelle quotidiane paranoie borsistiche, senza che nessuno mettesse in evidenza come pochi mesi addietro la banca d’affari Usa Goldman Sachs, dopo una maxi multa iniziale, avesse concordato il pagamento di 5 miliardi di dollari per archiviare le accuse relative alla vendita di obbligazioni garantire dai mutui subprime. Per i furbi il sax suona due volte….