Diario di una crisi fuori controllo

Convulsioni. La crisi ha superato la fase dei deliri e dei sudori freddi ed è alle convulsioni. Ormai le sequenze di colpi di scena sono così veloci e numerose che non si distingue più il giorno dalla notte.
Nelle ultime 48 ore è successo di tutto. Spread allo sbando. Panico in borsa. Presidenti del Consiglio incaricati e Ministri che vanno e che vengono. Ripensamenti e voltafaccia. Ultimatum che si trasformano in richieste di ulteriori trattative. Un incubo al cubo !

Poi tra le 22:00 e le 23:00, della notte scorsa le agenzie di stampa battono la notizia della concreta possibilità della ripresa delle trattative fra 5 Stelle e Lega, del ripristino dei contatti col Quirinale e della possibilità della formazione di un governo giallo verde con l’ingresso di Fratelli d’Italia in maggioranza, ma senza il Professore Savona. Un esecutivo presieduto dal resuscitato Professor Conte o da Giancarlo Giorgetti e con Carlo Cottarelli Ministro dell’Economia.

In subordine il varo del Governo di garanzia presieduto da Cottarelli. Un governo ponte pronto a farsi da parte non appena Lega e 5 Stelle, oppure in alternativa il centro destra, Berlusconi incluso, riuscissero a raggiungere un accordo e la maggioranza in Parlamento.
Insomma, Luigi Di Maio indietro tuttta. Matteo Salvini non si sa. Cottarelli in mezzo al guado. L’Italia esposta al fuoco dei mercati finanziari.
Le convulsioni di una crisi politica drammatica e al limite della tenuta democratica del Paese proseguiranno in mattinata. L’altra faccia dei momenti più bui della Repubblica è rappresentata dallo spettro delle elezioni anticipate.

Il voto ravvicinato ha letteralmente stravolto i parlamentari di tutti i partiti che sarebbero insorti con i rispettivi vertici costringendoli a tentare di trovare un compromesso.
“Primun vivere, deinde philosophari“. Prima pensiamo a sopravvivere che al dopo c’è tempo per pensarci, è la frase latina più ripetuta dai deputati e dai senatori nelle ultime ore.

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