by Augusto Cavadi
Quindici anni fa, nel marzo del 2008, moriva a 78 anni don Antonio Balletto: una figura di primo piano della cultura cattolica italiana più aperta alle ricerche teologiche e filosofiche europee.
Infatti, oltre a pubblicare articoli e libri propri, promosse – da vari ruoli, sino a presidente, nella casa editrice Marietti – la traduzione nella nostra lingua di rilevanti testi stranieri di autori di diversa inspirazione: non solo cristiani (Maria Zambrano, René Girard, Simone Weil), ma anche ebrei (Hannah Arendt, Martin Buber, Emmanuel Levinas) e ‘laici’ (Jacques Derrida, Michel Foucault, Agnes Heller, Hans-Georg Gadamer).
