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Donne: libertà parità tutela. Sempre. Ogni giorno non solo il 25 novembre e l’8 marzo

Libertà parità tutela per tutte le donne.  Sempre

E’ difficile, ma non bisogna rassegnarsi all’ inevitabile retorica della manifestazione di facciata e del  diluvio di  luogo comunologia: pur se il 25 Novembre, Giornata Mondiale contro la Violenza nei confronti delle donne, è anche questo e spesso, purtroppo, soltanto questo.  Numerose le iniziative per  riflettere sulla profonda importanza di una ricorrenza che ha un valore universale.

Donne libertà parità tutela. Sempre. Ogni giorno non solo il 25 novembre e l’8 marzo

Per la prima volta l’Aula di Montecitorio sarà aperta alle sole donne. Accadrà sabato 25 novembre. #InQuantoDonna è il titolo dell’evento organizzato dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini. Saranno oltre 1300 le donne provenienti da tutta Italia. Ma questo è solo l’ultimo, in ordine temporale, degli eventi organizzati in tutta Italia. Da Milano alla Brianza, a Roma alla Sardegna ecco il calendario dei principali appuntamenti:

  • Roma

Giovedì 23 novembre Palazzo Ferrajoli il Magazine femminile PinkItalia e il Centro Studi New Media organizzano l’iniziativa nazionale       “ L’amore non ha lividi”: un’intera giornata dedicata all’approfondimento – dibattiticonvegni, interviste, tavole rotonde, reading, presentazione libri, performance culturali – che coinvolgerà Istituzioni, media, social netwok, società civile. 

  • Lombardia

Fra le altre iniziativa dal 24 al 26 novembre il Pirellone si illuminerà con la scritta ‘Non sei da sola’

  • Trento

Teatri, musei, spazi culturali, Università, luoghi della formazione, uffici dell’Amministrazione: oltre 50 i luoghi pubblici che rilanceranno il simbolo dell’iniziativa Posto Occupato per ricordare all’opinione pubblica  di non dimenticare l’attualità quotidiana della violenza contro le donne.Donne libertà parità tutela. Sempre. Ogni giorno non solo il 25 novembre e l’8 marzo

  • Sardegna

Né sangue, né occhi neri: a partire dalle ore 16 del 25 novembre solo 33 paia di scarpe dipinte di rosso e disposte in una marcia simbolica e silenziosa di donne assenti, lungo una strada cittadina: E’ “Zapatos Rojos“, il progetto d’arte pubblica dell’artista messicana Elina Chauvet contro il femminicidio.  Il progetto nasce nel 2009 a Ciudad Juarez, citta’ di frontiera del nord del Messico tragicamente famosa perché a partire dal 1993 centinaia di donne sono state rapite, stuprate e assassinate nella più totale impunità.

Donne libertà parità tutela. Sempre. Ogni giorno non solo il 25 novembre e l’8 marzo

Gli ultimi tragici bollettini di omicidi e violenze:

Nel 2017in Italia sono state uccise 115 donne. “ Una ogni tre giorni, un’emergenza a cui si continua a non prestare adeguata attenzione”  – denuncia l’avvocato Lorenzo Puglisi, che Presidente di SOS Stalking.

L’ultima indagine dell’Istat ha stimato che nel corso della propria vita poco meno di 7 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre, il 31,5%, hanno subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale, dalle molestie a quelle più gravi come il tentativo di stupro. Per quanto riguarda, in particolare, la violenza sessuale, si stimano 4 milioni e mezzo di donne vittime di una qualche forma realizzata o tentata di violenza sessuale nel corso della propria vita. In più di un milione di casi si é trattato delle forme piu’ gravi: 652mila  casi di stupro e 746 mila di  tentato stupro. Infine, il 16% delle donne ha subito stalking.Donne libertà parità tutela. Sempre. Ogni giorno non solo il 25 novembre e l’8 marzo

In merito alle molestie e ai ricatti sessuali sul lavoro, l’indagine sulla sicurezza dei cittadini dell’Istat permette di focalizzare l’attenzione su un altro aspetto specifico della violenza di genere. Sulla base della rilevazione svolta nel 2016, si stima che siano 1 milione 403 mila le donne che hanno subito, nel corso della loro vita lavorativa, molestie o ricatti sessuali sul posto di lavoro. Esse rappresentano circa il 9 per cento (l’8,9%) delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione. In particolare, i ricatti sessuali per ottenere un lavoro o per mantenerlo o per ottenere progressioni nella carriera hanno interessato, nel corso della loro vita, 1 milione e 100mila di donne. Solo una donna su 5, tra quelle che hanno subito un ricatto, ha raccontato la propria esperienza, parlandone soprattutto con i colleghi, molto meno con il datore di lavoro, dirigenti o sindacati. Quasi nessuna ha denunciato il fatto alle forze dell’ordine.  Da quando, nel 2009, è entrata in vigore la legge che definisce il reato, le condanne per stalking sono in forte aumento: 35 sentenze nel 2009, 1.601 nel 2016. In 1.309 casi le condanne riguardano cittadini italiani, 292 stranieri.

Il maggior numero di violenze avviene all’interno della famiglia e nel mondo del lavoro, ma qui emerge solo la punta dell’iceberg.Donne libertà parità tutela. Sempre. Ogni giorno non solo il 25 novembre e l’8 marzo

Gli uomini violenti non presentano, se non eccezionalmente, patologie mentali o sociali – rivela all’agenzia Dire, Vincenzo Mastronardi, psichiatra forense, criminologo clinico e professore dell’Universita’ di Roma la Sapienza – non sembra esserci correlazione con una determinata etnia, religione o classe sociale, dunque l’identikit dell’uomo violento corrisponde a un signor qualunque. Spesso si riscontra in questi soggetti violenze subite direttamente o indirettamente nella fase infantile-adolescenziale.

Possono avere dei tratti comuni, invece, le persone che rimangono invischiate in relazioni violente,evidenziano gli psicologi, non riescono a uscirne fuori e potrebbero sviluppare dei tratti di dipendenza dal proprio partner.

Provare la violenza a distanza di molti anni é difficile, sottolineano i penalisti, poiché è difficile produrre  testimonianze  e riscontri. Possono esserci casi in cui le vittime non denunciano perché sono sotto ricatto o hanno paura di perdere il lavoro. Molte persone sono costrette o si costringono a tacere anche perché temono di essere giudicate male e non credute e così rimangono nel silenzio per anni.

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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