Presidenziali FrancesiSole e nuvole all’orizzonte fra la Tour Eiffel di Parigi e l’Atomium di Bruxelles.
Francia fra passato e futuro, angoscia del presente e voglia di scommettere su una generazione non condizionata da ideologie e retaggi storici.
Il futuro è Emmanuel Macron. Il passato Marine Le Pen, ultima epigone di un terribile passato che ha oppresso l’Europa e tiene ancora i francesi in ostaggio dell’ossessione per la grandeur.
Sul conto alla rovescia già scattato per il secondo turno del 7 maggio, incombe il rischio del terrorismo del Daesh o di chi usa il fondamentalismo islamico come paravento per condizionare la scelta dei francesi e destabilizzare l’Europa.
“Emmanuel Macron, che probabilmente si avvia a diventare il nuovo Presidente della Repubblica francese é la vera novità che viene d’Oltralpe” afferma l’editorialista Peppino Caldarola.
- Marine Le Pen però non molla affatto, anzi…
Si e fa registrare una screscente aggressità elettorale
- Per la prima volta vanno al ballottaggio esponenti di partiti che non hanno mai governato. Chances di sorpresa Le Pen?
I dati dei due candidati del ballottaggio sono significativi, perché mentre Macron potrà contare al secondo turno sul voto di quella parte della sinistra che ha votato altri candidati, ad esempio Hamon, mentre è difficile che la Le Pen prenda i voti di Fillon e dei gollisti. L’altra sorpresa è il risultato di Melenchon vecchio socialista gauchiste che all’inizio sembrava fuori gioco e che invece contende a Fillon il terzo posto.
- Perdenti?
La sconfitta peggiore, bruciante, riguarda il Partito socialista del Presidente uscente Hollande. I socialisti francesi escono massacrati da questa campagna elettorale, ridotti alla marginalità e chiudono definitivamente una grande storia.
- Speranze di resurrezione socialista?
La ricostruzione del Ps oggi si presenta complicata perché o si avvia verso la strada centrista di Macron o sceglie il gauchismo di Melenchon.
- Prospettive?
Macron è l’immagine più brillante della classe dirigente francese che si è fatta trovare pronta mentre sembrava inarrestabile l’ascesa del populismo di destra della Le Pen. La partita che si apre in queste due settimane è una partita nuova, ma difficilmente Macron la perderà.