La salvezza del grano antico
Grano antico ancora di salvezza contro la fame. Risiede nella sapienza dei contadini etiopi la chiave per continuare a nutrire un pianeta sempre più popolato, velocizzando lo sviluppo di colture di grano selezionate e in grado di contribuire alla piena sufficienza alimentare, in particolare del sud del mondo.
Un gruppo di 60 agricoltori degli altopiani dell’Etiopia hanno messo la loro antica esperienza al servizio dei genetisti per aiutarli a identificare nel Dna i fattori chiave per sviluppare nuove qualità di grano, sempre più produttive e resistenti al clima che cambia.
Pubblicando i risultati delle loro ricerche sulla rivista internazionale Frontiers in Plant Science i ricercatori dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e di varie istituzioni internazionali, hanno dimostrato come le conoscenze dei contadini etiopi, tramandate di generazione in generazione, possano essere unite ad approcci di genomica avanzata per guidare il miglioramento delle colture. In particolare sono state valutate in maniera sistematica le caratteristiche peculiari di 400 varietà di grano, producendo oltre 190 mila dati in due settimane.
Dall’unione tra le conoscenze tradizionali e la genomica deriva un metodo che potrà portare benefici in tutto il mondo. Nei paesi in via di sviluppo saranno prodotte piante di grano che rispondano alle specifiche esigenze dei contadini di sussistenza, contribuendo alla sicurezza alimentare del sud del mondo.
Allo stesso tempo, la parte più ricca del mondo, che consuma la maggior parte delle risorse alimentari, potrà disporre di nuovi strumenti e strategie innovative per contrastare gli effetti negativi del cambiamento climatico. La gran parte dei sistemi agricoli dei paesi in via di sviluppo sono ancora basati su una coltivazione di sussistenza. Centinaia di milioni di agricoltori vivono del raccolto che ottengono da piccoli appezzamenti di terra esposti anch’essi ai cambiamenti climatici. Per evitare di perdere il raccolto – andando incontro a un periodo di carestia – questi contadini devono essere molto efficienti nel selezionare le varietà più adatte alle condizioni locali. Le conoscenze tradizionali sviluppate e tramandate nei secoli li guidano in tali scelte
Lo studio è il primo a dimostrare scientificamente che la conoscenza tradizionale contadina, sviluppata e tramandata nel corso dei secoli, può essere uno strumento potente al servizio delle più moderne tecniche di miglioramento delle colture e ad offrire un determinante contributo alla sicurezza alimentare del mondo. Sicurezza alimentare della produzione internazionale di grano che erbicidi come il glisofate e il paraquat, considerati il top della tossicità, stanno gravemente compromettendo, mettendo a ischio la salute di miliardi di consumatori.