Chissà come titolerà Le Monde, che già nel 1998, per un clamoroso equivoco, diede la notizia erronea della scomparsa di Monica Vitti.
Questa volta la musa ed icona del cinema ci ha lasciati davvero, a 90 anni appena compiuti. In realtà la deliziosa protagonista di tanti capolavori dell’epopea cinematografica italiana si era eclissata per motivi di salute dal 2001,quando fu ricevuta al Quirinale per i David di Donatello.
Fisico da indossatrice, voce indimenticabile e una rara capacità di interpretare ruoli drammatici, tragici e comici, Monica Vitti, nome d’arte di Maria Luisa Ceciarelli, romana de Roma, di famiglia alto borghese e ottimi studi all’Accademia d’arte drammatica di Silvio d’Amico, resse con maestria la concorrenza artistica delle milanesi Franca Valeri e Mariangela Melato.
Tanto da vincere 3 Nastri d’argento e 5 David di Donatello e spiccare nei ruoli della comicità femmile che attraversano tutte le tonalità dell’infelicità, delle pene d’amore, dell’essere o non essere del cuore.
