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Rubrica di critica recensioni anticipazioni
by Antonino Cangemi
La mafia si contrasta sotto diversi versanti, non solo giudiziari. Uno dei più importanti investe la didattica sulla legalità.
Compito non facile quanto fondamentale, trasmettere i valori dell’etica nelle nuove generazioni, affidato innanzitutto ai docenti delle scuole primarie.
E’ proprio un’insegnante in una scuola primaria di Palermo, Adriana Saieva, l’autrice di un romanzetto per ragazzi, “Cos’è la mafia? Tre giovani in cerca di risposte” edito da Buk Buk, che offre alla causa del vessillo della legalità per i giovanissimi un prezioso contributo.

La Saieva, che già si era cimentata con successo nell’editoria “impegnata” per ragazzi con “Tutti in campo. E tu conosci Peppino Impastato?” scritto a quattro mani con Melania Federico (Navarra, 2019), al suo secondo romanzo conferma il suo talento di narratrice-educatrice raccontando una storia semplice, di gradevole lettura ed edificante.
Protagoniste sono due ragazze, una palermitana (Elena) l’altra torinese (Emma), che in seguito a un’iniziativa di gemellaggio antimafia tra scuole siciliane e del nord diventano amiche scambiandosi e-mail quasi quotidianamente e spesso sentendosi al cellulare. Hanno 13 anni entrambe e condividono, in contesti diversi, i desideri, le aspirazioni, le occupazioni, i problemi delle loro età adolescenziali. Ma accanto ad Elena vi è anche il fratello maggiore, di lei più grande di due anni. La sorella lo detesta e l’ammira, come è normale nei rapporti tra fratelli di questa età. Si chiama Dino, fa parte di diverse associazioni impegnate per contrastare le illegalità, possiede un alto senso della giustizia e ha già deciso che cosa farà da grande: il magistrato. Tra le due ragazze s’inserisce anche Dino che, addirittura nelle e-mail scritte dalla sorella ha un suo angolo, “L’angolo Dinotizie”. La ragazza piemontese ha tante curiosità sulla mafia e chi meglio del “magistrato in erba” può esaudirle per filo e per segno?
