Tutti sul carro del revival letterario e politico di Leonardo Sciascia.

- “Intellettuale anticonformista”;
- “Una delle menti più lucide e attente del ‘900″;
- “Spirito critico del Novecento italiano ed europeo”;
- “Scrittore, poeta, giornalista, drammaturgo, saggista e politico”;
- “Con umorismo e un profondo senso di giustizia, sempre deluso dall’ipocrisia del potere, denunciò le contraddizioni della Sicilia e quelle dell’umanità intera” ;
- “Scrisse di mafia e di come combatterla, mise in luce onestà e meschinità di una società cinica, disincantata o peggio accondiscendente, corrotta e complice di abusi e soprusi” ;
- “Mostrò la realtà così come é: un insieme inestricabile di verità e menzogna”;
- “Amava dire che il più grande difetto della società italiana é quello di essere senza memoria”;
- “E sottolineava che come la bellezza anche la saggezza è una fragile e spesso transitoria virtù”.
C’è spazio per ricordate l’uomo Sciascia? Semplice, umile, intellettualmente onesto, ma soprattutto detentore di una vastissima cultura internazionale. Una cultura mai ostentata, da autentico erudito, nel senso più elevato del termine: intellettuale con amplissime cognizioni in molti campi del sapere.
A trent’anni dalla morte abbiamo il dovere di ricordare Leonardo Sciascia ed in particolare di farlo conoscere alle giovani generazioni. Ma con esemplare semplicità e definendolo un autentico classico. Perché “un classico – sosteneva Italo Calvino – è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1