Sconvolgente e terribile la notizia della improvvisa scomparsa della Giornalista e conduttrice radiofonica Paola Guerci, fa piombare tutti nel più cupo dolore e nella disperazione per una fine così tragica, prematura e crudele.

Popolarissima e molto stimata a Roma e negli ambienti editoriali di Bologna e Milano, Paola Guerci si è spenta a 52 anni in ospedale dopo un intervento neurochirurgico.
Giornalista di razza aveva iniziato giovanissima al Popolo, poi aveva collaborato con la Radio Vaticana e dal 1991 al 1994 aveva lavorato a La Discussione. Successivamente dopo una serie di esperienze politiche, come Presidente del II° Municipio della Capitale, Assessore Provinciale alla Cultura e Presidente di un ente religioso per la gestione di patrimoni immobiliari, nel 2011 aveva fondato e lanciato sul web PinkItalia fra i primi magazine femminili.
Un successo editoriale, evidenziato dalla partnership col gruppo Riffeser Monti e la catena editoriale di Qn.
Alla direzione di PinkItalia Paola abbinava l’impegno organizzativo e intellettuale di convegni e dibattiti per sensibilizzare l’opinione pubblica sul sempre più tragico tema della violenza contro le donne.
Negli ultimi cinque anni aveva riscosso anche un grande successo come conduttrice di programmi radiofonici a Radio Roma Capitale e sui canali digitali di Radio Rai.

Discreta e riservata aveva affrontato a Milano in pieno lockdown, soltanto col conforto e l’assistenza della figlia, una delicata operazione al cervello. Ma al rientro a Roma le sue condizioni sono precipitate.
Lascia fra i colleghi e soprattutto fra i familiari un gradissimo vuoto professionale e affettivo. Era davvero amata stimata da tutti. Come recita un frammento di poesia di Rabindranath Tagore, “il mistero della vita penetra nel mistero della morte, il giorno chiassoso tace dinanzi al silenzio delle stelle.”
Ma i versi che più coincidono con l’impegno civile di Paola Guerci e che riflettono l’essenza spirituale e umana di una giovane donna e madre, scomparsa alla soglia della realizzazione di tutti i suoi ideali politici e professionali, sono quelli di un Canto degli indiani Navajo:
“Non piangete sulla mia tomba
Non sono qui.
Non sto dormendo.
Io sono mille venti che soffiano
Sono lo scintillio del diamante sulla neve
Sono il sole che brilla sul grano maturo
Sono la pioggia lieve d’autunno
Quando ti svegli nella calma mattutina
Sono il rapido fruscio degli uccelli che volano in cerchio
Sono la tenera stella che brilla nella notte
Non piangete sulla mia tomba Io non sono lì.“
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1