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Siulp dai pensionati all’attualità della Polizia di Stato

La clessidra del lavoro misura il tempo, ma non il valore dell’esperienza e l’incidenza socio culturale dei lavoratori, che in particolare nel settore della sicurezza accumulano preziosi know-how e background utilizzabili per l’assistenza sociale e il supporto delle comunità.Siulp dai pensionati all'attualità della Polizia di Stato

Un valore aggiunto che per quanto riguarda la Polizia di Stato viene in gran parte catalizzato dal Siulp pensionati Cisl. “Viviamo un momento di profonda trasformazione della società che non può consentirsi di disperdere le esperienze maturate” sottolinea Michele Alessi Segretario generale nazionale del Siulp pensionati Cisl.

Siulp dai pensionati all'attualità della Polizia di Stato
Michele Alessi Segretario generale del sindacato pensionati Siulp Cisl

Dai neo assunti ai pensionati: quanto sta evolvendo il ruolo del sindacato, soprattutto nel cruciale Comparto della sicurezza e della difesa?  

La riforma del 1981 della Polizia di Stato segna uno dei passaggi essenziali dell’evoluzione democratica del nostro Paese. A partire dagli anni settanta, all’inizio dei quali alcuni princìpi costituzionalmente garantiti non avevano ancora una vera e propria tutela, l’Italia ha vissuto un periodo di radicale democratizzazione con il riconoscimento delle libertà sindacali e dei diritti dei lavoratori delle forze di sicurezza.

Il 1° aprile 2021 sono stati festeggiati i 40 anni dalla smilitarizzazione della Polizia di Stato, avvenuta il 1° aprile 1981 con l’approvazione della Legge 121 che ha riformato profondamente l’ordinamento dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza introducendo le organizzazioni sindacali il cui ruolo principale è quello di rappresentare e difendere i diritti dei lavoratori, nel rispetto della Costituzione che riconosce il diritto alla libertà sindacale.  Nel periodo storico in cui viviamo stiamo assistendo ad una drammatica crisi di rappresentanza sindacale a causa della polverizzazione del consenso e dell’incapacità di talune organizzazioni di cogliere tempestivamente le necessità della società che cambia rapidamente e anche ad una eccessiva proliferazione di organizzazioni sindacali. Solamente le organizzazioni sindacali capaci di assicurare valida assistenza, in grado di coadiuvare adeguatamente gli iscritti e di essere un punto di riferimento certo ed autorevole per il datore di lavoro nelle politiche di gestione del personale ed in relazione all’approvazione dei contratti economici e normativi, potranno riuscire ad essere competitive.

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Luigi Sbarra Segretario Generale Cisl, Michele Alessi segretario generale pensionati Siulp, Felice Romano Segretario Generale Siulp

Prospettive a breve termine?

Nei prossimi anni un numero sempre più crescente di dipendenti del Comparto Sicurezza e Difesa sarà collocato in pensione, generando un grande vuoto di assistenza nei confronti di tali colleghi.I pensionati hanno necessità di mantenere un contatto stretto con l’amministrazione di provenienza, al fine di poter risolvere problematiche inerenti la loro pensione, che sia ordinaria, privilegiata, o di reversibilità, il riconoscimento delle  infermità ai dipendenti da causa di servizio, il riconoscimento quali vittime del dovere, della criminalità organizzata e del terrorismo, la concessione dell’equo indennizzo, la rideterminazione della pensione, il pagamento del Tfr (cosiddetta indennità di buonuscita) ed ogni altro tipo di esigenza  cui possiamo dare risposte concrete attraverso un’organizzazione creata ad hoc per garantire le esigenze e le tutele specifiche dei colleghi pensionati.

Non è più ammissibile che la trattazione delle pratiche inerenti le suddette problematiche vengano evase in tempi lunghissimi per disorganizzazione ed una inefficienza intollerabili da parte degli uffici degli organi preposti alla trattazione e concessione dei suddetti benefici dai vari enti, tra cui: l’INPS, gli ospedali militari (C.M.O.), le prefetture e gli uffici amministrativi contabili e pratiche sanitarie.

Si verificano inadempienze ingiustificabili, in particolare nei casi in cui passano oltre dieci anni per vedersi finalmente riconoscere una pensione privilegiata, che è un sacrosanto diritto dei lavoratori e delle lavoratrici, acquisito sul campo, in quanto i poliziotti hanno subito gravi lesioni in servizio.

Ci sono anche dei casi in cui il pensionato non riesce a godersi un tale beneficio, a causa di gravi malattie contratte durante il servizio.

A causa del forte ricambio generazionale vi sarà la necessità di compensare il vuoto di conoscenza dei giovani appena assunti che potrebbe essere fattivamente compensato tramite il supporto delle esperienze degli addetti alle strutture sindacali come il Siulp, che da sempre è un sindacato di riferimento per i dipendenti e l’Amministrazione della P.S. Tale organizzazione, formata da donne e uomini di esperienza, potrà assicurare l’accoglienza e lo sviluppo delle nuove risorse, costituendo in tale maniera un ponte tra il futuro dell’Amministrazione, in ingresso, e l’illustre passato, in uscita che sarà adeguatamente  assistito e tutelato dal SIULP – Pensionati CISL.Siulp dai pensionati all'attualità della Polizia di Stato

In che senso i lavoratori in quiescenza della Polizia di Stato e delle altre Forze dell’ordine e delle Forze Armate hanno una ulteriore valenza sociale?

Il rapido invecchiamento della popolazione sta ormai interessando la maggioranza dei paesi mondiali ed in particolar modo quelli più sviluppati.

All’interno del programma di invecchiamento e di vita dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è stato elaborato il concetto di “invecchiamento attivo” che viene definito come un processo di ottimizzazione delle opportunità per la salute, la partecipazione e la sicurezza al fine di migliorare la qualità della vita man mano che le persone invecchiano” (World health organization, 2002). Nell’invecchiamento attivo si tende ad avere una visione dell’età anziana della persona protagonista della vita sociale che può rappresentare non un peso, ma una valida risorsa per la collettività.  Secondo la definizione dell’OMS, il discorso pubblico sull’invecchiamento attivo mira a fornire maggiori opportunità per un prolungamento dell’attività lavorativa impegnandosi allo stesso tempo a partecipare al lavoro non retribuito, che porta benefici alle persone che partecipano al programma e alla società in cui vivono. È necessario sostenere l’invecchiamento attivo con risorse pubbliche attraverso politiche che riconoscano il diritto e la responsabilità di ciascuno di svolgere un ruolo attivo e partecipare alla vita comunitaria in ogni fase della vita. La partecipazione attiva alla vita sociale attraverso le attività di volontariato organizzate è parte integrante del concetto di invecchiamento attivo. I servizi di volontariato, infatti, hanno ampliato le reti sociali e hanno un impatto positivo su tutte le componenti della qualità della vita, soprattutto per gli anziani. La componente Forze Armate e di Polizia in pensione si impegna valorizzare e promuovere quei valori di prossimità, della solidarietà e dell’amicizia ai cittadini da sempre patrimonio identitario di chi ha prestato servizio per aiutare i deboli.

I volontari possono essere impegnati come operatori di Protezione Civile per la prevenzione e la mitigazione dei rischi, secondo la legislazione di settore, la promozione, valorizzazione e diffusione della cultura e del patrimonio storico ed artistico, gli interventi finalizzati alla valorizzazione, alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e del paesaggio,  la promozione e la tutela dei diritti umani, civili e sociali, la promozione della cultura della legalità anche nelle scuole ed il servizio di viabilità e vigilanza in prossimità delle scuole di ogni ordine e grado.

Se queste attività fossero normate ed organizzate su larga scala consentirebbero di liberare moltissimi uomini della Polizia Municipale e delle Forze di Polizia che avrebbero più personale disponibile da dedicare per i compiti istituzionali.

Quanto incide l’esperienza sindacale del Siulp pensionati – Cisl nel contribuire all’allineamento delle rivendicazioni della Cisl all’attualità della situazione politica e economica del Paese?

Nel luglio 1982, ad un anno dall’entrata in vigore della Riforma della Polizia di Stato, i rappresentanti di circa 40.000 membri del Siulp celebrarono il primo Congresso Nazionale presso l’Hotel Ergife di Roma. Il Siulp pensionati – Cisl, pur essendo appena nato affonda le radici nel Siulp e nei suoi 40 anni di storia e di lotte sindacali.

Oggi viviamo un momento di profonda trasformazione della società e pertanto anche la nostra organizzazione deve avvicinarsi sempre più alla società civile e portare alla Cisl questo Know-how maturato durante una lunga militanza sindacale che possa così accompagnare nel percorso della vita anche il pensionato del Comparto Sicurezza e Difesa in tutte quelle necessità specifiche che riguardano qualsiasi pensionato, creando l’opportunità di farlo diventare componente attivo della società civile.

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Michele Alessi

Bilancio del 2021 e prospettive per il nuovo anno?

La struttura del Sindacato Siulp Pensionati CISL ha iniziato ad iscrivere i colleghi pensionati a partire dal giugno 2021 ed ha registrato un notevole numero di adesioni già da subito, registrando un legame ai valori condivisi del Siulp e della CISL.

L’intenzione di questa struttura sindacale è quella di celebrare un congresso fondativo entro l’anno 2022, affinché si possa creare una struttura sindacale solida a carattere nazionale e creare le strutture sindacali periferiche radicate nel territorio, che permettano di individuare i rappresentanti territoriali in ogni singola provincia, al fine di garantire diritti e fornire tutele e servizi agli iscritti.

Pertanto, le prospettive per il nuovo anno sono più che rosee e contiamo di offrire a coloro i quali aderiscono alla nostra struttura sindacale sempre più tutele e servizi, oltre a quelli che la FNP CISL ci assicura grazie all’affiliazione  con la stessa organizzazione.

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Michele Alessi con il Segretario Sbarra e i vertici della Cisl alla recente manifestazione nazionale
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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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