L’assalto delle dipendenze
Dipendenze, il peggio che avanza. La principale dipendenza in Italia è quella da fumo, seguita da alcool e social network. Se le prime due voci appaiono abbastanza scontate, la terza mostra a sorpresa dei dati allarmanti.
La dipendenza da network è evidenziata dal pensiero ossessivo di controllare i social. Seguono, in questa graduatoria delle dipendenze spesso letali e comunque ad alto rischio, gli smartphone e la droga, ma per quest’ultima il dato è purtroppo più alto visto che, trattandosi di un fenomeno illegale, esiste una parte non rilevabile. Sintomo principale della neo dipendenza dagli smartphone è l’ossessivo interagire col cellulare.
In sesta e settima posizione due dipendenze forse poco conosciute, ma che di fatto coinvolgono oltre 4 milioni di persone. Si tratta della dipendenza da shopping e dal sesso. La shopping-mania può comportare, il venir meno ad impegni come mutuo, rate o condominio per comprare nuovi oggetti, vestiti, scarpe, ecc. Questo provoca in molti casi dei gravi squilibri nella situazione economica dei soggetti interessati.
La dipendenza da sesso determina invece disturbi nella capacità di interagire con altre persone, abbassa i livelli di attenzione su tutte le attività lavorative, comprese quelle che richiedono meno concentrazione.
Il gioco è in ultima posizione in questa graduatoria e secondo l’ultimo rapporto del Cnr, nel 2017 i giocatori problematici si aggiravano intorno ai 400mila, vale a dire circa l’1% della popolazione adulta italiana. Ma anche in questo caso, come per gli stupefacenti, i dati sono molto sottostimati per i numerosi risvolti illegali della ludopatia.
C’è da sottolineare che le percentuali di mortalità nelle ultime tre dipendenze della classifica, shopping, sesso e gioco, sono relativamente basse o residuali. La percentuale di mortalità si innalza invece per le dipendenze da social network, con esiti tragici riconducibili a casi di bullismo e criminalità, ed ancora di più per ciò che concerne lo smartphone.
Basti pensare alle morti per incidenti provocati dalla distrazione per l’utilizzo dei cellulari in auto. Fumo, alcool e droga provocano invece da anni un crescendo di migliaia di decessi all’anno.