La battaglia del Conte ter ha lasciato sul campo numerosi perdenti. La svolta del governo Draghi tuttavia non lascia molto spazio ad uno dei due vincitori dell’aspro confronto politico: Matteo Renzi.
Il che aumenta i meriti e lo spessore politico, già altissimi, dell’altro protagonista di fatto vincitore assoluto, ma in maniera discreta e quasi invisibile, della contrapposizione fra renziani da una parte e Conte dall’altra, con gli alleati 5 Stelle e Pd: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Con saggezza, silenzio, totale accortezza e legittimità costituzionale, il Capo dello Stato si è trovato nella non facile situazione di potere comunque sgomberare il campo politico dai due duellanti, Renzi e l’ingombrante Premier Giuseppe Conte, che con i loro scontri hanno paralizzato per mesi governo parlamento e istituzioni.
Renzi ha disarcionato Conte da Palazzo Chigi, ma è stato a sua volta imbrigliato da Draghi, al quale Mattarella ha affidato il compito di formare un governo istituzionale al di sopra delle parti.
Anche se ancora in via di definizione, il bilancio di vincitori e vinti evidenzia al momento il seguente quadro:
5Stelle
Come e da dove ricominciare? I grillini si attardano sul ponte della nave inclinata su un fianco del Governo Conte. Un naufragio che rischia di trascinarli al fondo. La mancata proposta di un altro candidato del Movimento per Palazzo Chigi li ha non solo esposti ad una netta sconfitta in termini di posti di governo e d’immagine, ma ha aperto una voragine al loro interno. L’unica svolta ipotizzabile per tentare di arrivare unitariamente come movimento alla scadenza elettorale del 2023, è quella di affidare la leadership a Giuseppe Conte. Nell’immediato la sconfitta sulla trincea del Conte ter costerà ai grillini le candidature e le residue chance di rielezione a Roma e Torino delle uscenti Virginia Raggi e Chiara Appendino, o chi per lei. A rischio anche l’alleanza elettorale col Pd per le politiche. Conte potrebbe provare a soprapporre all’immagine sempre più evanescente dei 5 Stelle l’appeal della sua azione di Governo. Un appeal destinata tuttavia a svanire progressivamente per effetto delle iniziative del Governo Draghi. L’alternativa per l’ex Presidente del Consiglio è quella di fondare un rassemblement nel quale travasare in parte o meno i 5 stelle.
Pd
Al Nazareno l’atmosfera è quella di Caporetto, con l’aggravante che non si intravede nessun Piave della salvezza. L’arrocco senza uscita di sicurezza di Nicola Zingaretti e Goffredo Bettini su Conte ha portato alla marginalizzazione del ruolo del Pd e ha innescato la messa in stato d’accusa del vertice di fronte agli iscritti. Nelle sezioni la principale fonte di tutte le contestazioni è l’articolo col quale su Repubblica Concita De Gregorio analizza come il popolo della sinistra dopo Berlinguer si possa essere ritrovato con Zingaretti. Elaborazione del lutto o autonalisi, i dem sono sull’orlo di una crisi congressuale.
Matteo Renzi
Nella storia vi sono molti esempi di abili condottieri, gloriosi vincitori di battaglie, come Annibale, Pirro, Napoleone, Patton, per citarne alcuni, che per svariate ragioni non hanno vinto la guerra conclusiva. Renzi che pure ha nettamente vinto sul campo parlamentare, rischia infatti di rimanere marginalizzato dallo tsunami politico che ha provocato e dalla valanga di consensi per Draghi. Ha due anni di tempo e le capacità strategiche e dialettiche per recuperare e per provare a costruire un consenso elettorale.
Giuseppe Conte
Fuori da Palazzo Chigi non gli resta che tentare di tesaurizzare il consenso dei due anni e mezzo di Governo. Il problema è con chi: con Casalino, Merlo e Tabacci? E con quali strutture, quelle dei 5 Stelle di Crimi e Di Battista ?
Matteo Salvini
Il segretario della Lega dovrà fare i conti con gli agguerriti filogovernativi di Draghi all’interno del partito e che in Parlamento, in caso di contrapposizioni col nuovo governo, per esempio sui temi europei e delle sanzioni a Mosca, potrebbero dissociarsi a favore dell’ex presidente della Bce
Giorgia Meloni
A forza di più distinguo che consensi a Draghi, la Presidente di Fratelli d’Italia conta di attraversare la lunga marcia che la separa dalla scadenza della legislatura incrementando consensi e sondaggi e rosicchiando spazi e voti alla Lega e continuando condizionare la leadeship di Salvini sul centrodestra.
Silvio Berlusconi
Per l’ex Cavaliere si è riaperto uno spiraglio politico personale e per Forza Italia. Ma il Governo Draghi probabilmente preleverà dal partito di Berlusconi molto di più di quanto potrà politicamente offrirgli.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1