Salvini al timone dello scenario politicoLa bora elettorale di Trieste gela le ambizioni di Luigi Di Maio e spinge in discesa la rincorsa verso Palazzo Chigi di Matteo Salvini. La valanga leghista del nord est supera i confini del Friuli, spazza via la direzione nazionale del Pd del 3 maggio e, soprattutto, smuove lo stallo politico sul governo.
Non meno rilevante la constatazione che dopo il Molise, anche la lezione friulana delinea la netta inversione di tendenza degli elettori nei confronti del Movimento 5 Stelle. Una bocciatura senza attenuanti, che dimezza le percentuali dei voti ottenuti dai grillini rispetto all’exploit del 4 marzo.
Altrettanto netta l’escalation della leadership di Salvini, non solo nell’ambito del Centrodestra, ma anche dello scenario politico nazionale. Sulla scia della Lega crescono anche i voti di Forza Italia e di Fratelli d’Italia, mentre il Pd tiene al ribasso. Straperde cioè rispetto alle precedenti regionali, ma non subisce erosioni di voti sulle politiche.
In prospettiva, a due mesi dal 4 Marzo, Salvini rimane quindi strategicamente padrone del campo. Non soltanto per effetto delle regionali, ma per le concrete chance politiche determinatesi.
Sulla base delle scelte del Quirinale, il leader leghista potrebbe optare per un indirizzo governativo o puntare a nuove elezioni politiche ravvicinate. L’indirizzo governativo prevede due opzioni: una maggioranza Centrodestra-5 Stelle o un esecutivo del solo Centrodestra, che potrebbe avvalersi di eventuali astensioni parlamentari.
Oppure, per fruttare il trend elettorale, Salvini potrebbe puntare a nuove elezioni e tentare di ottenere il premio di maggioranza, superando di slancio il 40%.
La svolta politica di un governo verde – giallo presuppone la riconsiderazione del ruolo di Di Maio, che rischia altrimenti di rimanere intrappolato in mezzo al guado dell’ingovernabilità e dell’ammutinamento in progress all’interno del 5 Stelle.
Oltre a evitare la messa in stato d’accusa per aver fallito la gestione della crisi, un j’accuse che già monta sui social, l’eterno aspirante candidato Premier dei grillini è stretto nella morsa di un ritorno alle urne con prospettive sempre più sfavorevoli. Un ritorno al voto che potrebbe vedere il gran rientro di Alessandro Di Battista, al posto dello stesso di Maio. Come diceva Pietro Nenni : “a furia di fare i puri, troverete sempre uno più puro… che vi epura.”
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