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Rubrica di critica recensioni anticipazioni
by Antonino Cangemi
A cent’anni dalla nascita, Leonardo Sciascia giorno dopo giorno ribadisce la sua attualità – indipendente dagli anni in cui visse, come i grandi classici – e tante sono le curiosità su quest’uomo taciturno e apparentemente freddo.![Il contesto siciliano di Leonardo Sciascia](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2021/01/il-contesto-siciliano-di-leonardo-sciascia0.jpg)
Molte ce le svela un esile e succulento libro, “La terrazza della Noce. Ricordi di vita con Leonardo Sciascia” edito da Navarra e scritto da Gaspare Agnello, un arzillo ultraottantenne “che più che altro si nutre di libri”, come scrive Matteo Collura nella prefazione.
Agnello e Sciascia, entrambi insegnanti di scuola elementare e dell’Agrigentino (il primo di Grotte, il secondo di Racalmuto, piccoli centri tanto vicini quanto rivali), si sono conosciuti negli anni ’50 del secolo scorso.
![Il contesto siciliano di Leonardo Sciascia](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2021/01/il-contesto-diciliano-di-leonardo-sciascia2.jpg)
Allora Sciascia non era uno scrittore affermato, ma nelle riunioni del circolo didattico di quel comprensorio la sua voce, per quanto fosse assai poco loquace, godeva di autorevole considerazione. Poi, nella metà di quegli anni, Laterza pubblica “Le parrocchie di Regalpetra”, Agnello, da sempre divoratore di libri, lo compra e si accorge del suo talento narrativo.
Appassionato di politica e candidato nelle liste del “Blocco del Popolo”, Agnello conclude il suo comizio a Racalmuto citando passi del suo libro a dispetto della volontà di Nanà, schivo dalla nascita. Già, Nanà, perché tra di loro, colleghi e quasi paesani, vi era abbastanza confidenza (Sciascia, a sua volta, lo chiamava Gasparino).
![Il contesto siciliano di Leonardo Sciascia](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2021/01/il-contesto-diciliano-di-leonardo-sciascia-600x352.jpg)