Morandi uno, Morandi due, Marcinelle, Vajont, Capaci, Caporetto. I nomi spesso trascendono dalle biografie e storicizzano epopee, sconfitte, disastri, tragedie o peggio stragi.
Morandi fa in parte eccezione perché accanto all’immagine del crollo del viadotto di Genova, che il 14 agosto del 2018 provocò 43 vittime e mise in ginocchio Genova e l’Italia, è un nome che nonostante tutto fa prevalere i ricordi del Paese romantico, idealista e pieno di speranze delle canzoni di Gianni Morandi.
Un’Italia autentica, molto diversa dal Paese dei disastri economici e dei fallimenti politici che si ritrova a commemorare l’anniversario dello schianto del ponte di Genova.
Un’Italia animata dall’entusiasmo dei tanti ragazzi che amavano i Beatles e i Rolling Stones che vorremmo tanto ritrovare